Il Consiglio Comunale dice no alle S.R.R.: arriverà il commissario ad acta

Il Consiglio Comunale di Cefalù, nella seduta di ieri, ha dato parere negativo relativamente alla costituzione della S.R.R. (Società Regolamentazione Rifiuti).

Le Srr sono Società Consortili SPA per la gestione del servizio rifiuti, che entro il 30 settembre  devono essere costituite prendendo il posto dei consorzi esistenti: Ato e Coinres.

Con la sua scelta, evidentemente, il Consiglio Comunale di Cefalù ha voluto solamente lanciare un messaggio politico al futuro Governo Regionale dato che, al momento, sembra inevitabile l’arrivo a Cefalù di un commissario ad acta che approverà (indipendentemente dal parere del Consiglio Comunale) la costituzione della nuova società.

Il punto relativo al Bilancio 2008, invece, è stato rinviato dal momento che la documentazione necessaria per esprimersi in merito non è arrivata in tempi utili.

Cefalù Web pubblica il documento con il quale i Consiglieri Comunali si sono opposti alle S.R.R.:

 

“I sottoscritti Consiglieri Comunali in riferimento alla proposta di delibera circa la costituzione della “Società per la regolamentazione dei rifiuti”

CONFERMANO

la decisione del Consiglio Comunale di Cefalù espressa nella sedua del 09/agosto/2012 con la quale è stato approvato l’ordine del giorno della conferenza permanente dei Sindaci della Provincia di Palermo con la quale si esprime contrarietà alla costituzione della S.R.R.

RITENGONO

che la costituzione della suddetta SRR:

– non garantisce la qualità del servizio e la tutela dell’ambiente;

– violi la sentenza della Corte Costituzionale n.199 del 20 luglio 2012;

CONSIDERANO

che i Comuni debbano poter scegliere fra una gestione diretta del servizio e una gestione in forma consorziata, per far fronte alle diverse esigenze del territorio

DICHIARANO

il proprio voto contrario alla proposta di delibera n. 102 del 03/08/2012 per i motivi esplicitati in premessa

FANNO VOTI

affinché il nuovo Governo Regionale modifichi, in tempi rapidi, la norma nel rispetto della libertà di scelta dei Comuni e della sentenza n. 199 del 20/07/2012 della Suprema Corte Costituzionale”

Approvato all’unanimità 

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