Localizzazione “Puglisi”, Bilancio e Informazione: le risposte di Gaetano Lapunzina

Nei giorni scorsi Cefalù Web aveva rivolto 3 domande a Gaetano Lapuninza, Consigliere Provinciale PD, in merito ai “temi caldi” su cui si sta confrontando l’opinione pubblica della Città. Pubblichiamo le risposte inviateci da Lapunzina, ringraziandolo per la disponibilità.

 

“Nel ringraziare Cefalù Web per aver voluto conoscere il mio avviso su quelli che correttamente definisce “temi caldi”, voglio precisare, prima di ogni cosa, che ritengo alquanto positivo il fatto che la Città dibatta su alcune grandi questioni; il che è indice di vivacità e democrazia. L’importante è inanellare ragionamenti che mantengano una linea di coerenza”.

 

1) “Lottizzazione Puglisi”: cosa pensa delle polemiche che si sono scatenate sugli organi d’informazione cefaludese? Qual è la sua opinione sulla vicenda?

“La domanda è errata. Non si tratta di un “piano di lottizzazione”, bensì di una semplice “localizzazione”.

La differenza non è di poco conto, in quanto la “localizzazione” di un intervento costruttivo è una fase preliminare, in cui si prescinde dalla verifica di tutta una serie di parametri, nonché dell’esistenza di autorizzazioni varie, la cui necessità è rinviata alla approvazione del “programma costruttivo”, vero e proprio; quest’ultimo, poi, è soggetto al vaglio dell’Assessorato Territorio ed Ambiente.

Ciò non toglie che il Consiglio, su proposta dell’Ufficio, abbia “localizzato”, in area agricola di contrada Ogliastrillo, un intervento di edilizia sovvenzionata, che beneficia di particolari norme regionale, e per il quale vi è un obbligo di Legge alla individuazione di un sito idoneo su cui realizzarlo. In particolare, bisogna dapprima verificare la disponibilità di zone PEEP (piano edilizia economico popolare) e, se esaurite, di zone di espansione residenziale. In assenza di entrambe, possono essere utilizzate le zone agricole contigue alle prime e suscettibili di immediata urbanizzazione. L’Ufficio, avanzando la proposta, ha giudicato che vi fossero le condizioni di Legge per localizzare ad Ogliastrillo, adottando un atto che, lo ribadisco, è obbligatorio, perché corrisponde al diritto del richiedente, pena il Commissariamento. 

Qualcuno sostiene che l’atto è viziato, perché esisterebbero zone PEEP o di espansione residenziale tutt’ora libere. Chi possiede informazioni di questo tipo ha l’obbligo di dire quali e dove sono in concreto queste aree. A meno che non ci si riferisca alle zone F5 (Turistico stagionali) poste a chilometri e chilometri dal centro abitato, prive di servizi, e dove quegli interventi di edilizia sovvenzionata non sono realizzabili. Ne sanno qualcosa i tanti soci di Cooperative localizzate al Cippone, che ancora attendono il miraggio della casa.

Mi spiacerebbe se dietro questa polemica vi fosse una contrarietà all’edilizia sovvenzionata. Come mai nessuno di questi “nuovi ambientalisti” si è scandalizzato quando in via Cirincione, fatti scadere colpevolmente i vincoli che destinavano le aree a servizi e verde pubblico, sono stati realizzati tanti immobili, molti dei quali venduti fior di quattrini come seconde case? Anche quelle aree, secondo una interpretazione autorevole  non seguita a quel tempo, dall’Ufficio, avrebbero dovuto trasformarsi in “zone bianche”, equiparate alle agricole”.

 

2) “Bliancio 2008″: come valuta la scelta presa ieri dalla maggioranza in Consiglio Comunale?

“La maggioranza ha fatto il proprio dovere, approvando un rendiconto “depurato” da tutta una serie di residui attivi inesistenti, che avevano falsato il risultato di quello redatto dalla precedente Amministrazione, come si sa, ripetutamente bocciato dalla Corte dei Conti. 

Non capisco come qualcuno abbia potuto titolare di “Approvazione fra trucchi e teoremi”. Se in questo ci sono i trucchi, in quello di prima cosa c’erano? I miraggi?   Proprio in ragione di ciò, stupisce l’astensione degli altri Consiglieri, che  equivale a voto contrario (lo sa bene chi comprende i meccanismi d’Aula). Una scelta che sorprende, specie alla luce delle pubbliche rassicurazioni su una condivisione di queste importanti decisioni, così come annunciato nel dopo elezioni, da parte di vari Soggetti politici.   Ne esce, a questo punto, legittimata la scelta di creare una maggioranza consiliare, che pur fu da taluni aspramente criticata.

Mi chiedo cosa sarebbe successo, ad esempio, con un risultato di 7 favorevoli e 13 astenuti e se non era questo ciò cui qualcuno aspirava”.

 

3) A Cefalù c’è un problema legato all’informazione? Trova faziosi alcuni giornali on line o blog d’informazione?

“Più che faziosi, li trovo alla continua e smodata ricerca dello scoop, anche a prescindere dalla notizia vera e propria. Credo sia l’effetto di una eccessiva presenza di Giornali e Piazze telematiche; solo fino ad un certo punto sintomo di democrazia, perché a ciò non può certo corrispondere una moltiplicazione dei lettori.

La “competizione” per accaparrarsi l’audience rischia di scavalcare lo stesso dibattito politico. Non è la politica che detta i tempi all’informazione, ma è l’informazione che dà i tempi alla politica. Chi non risponde a un’intervista telematica è bollato come silenzioso ed è out (per questo ho fatto in fretta.). Viceversa, ci sono informazioni che provengono dalle fonti istituzionali (anche di opposizione) e che sono snobbate, perché non date in “esclusiva”. Penso che se la politica tante volte appare inutilmente litigiosa e afflitta da protagonismo, l’informazione rischia di non essere da meno”.

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