Le Madonie in cenere – Lapunzina: “Siamo stati lasciati soli”

Fuoco, fiamme incontrollabili, nubi nere e cenere: questo lo scenario che, ancora questa notte, avvolgeva le Madonie. 

Un’atmosfera infernale ha regnato, ed in alcune zone continua a regnare, su buona parte del territorio madonita.

Alle 3.30 del mattino la zona della Ferla era ancora segnata da vaste zone ricoperte dalle fiamme, alimentate dal forte vento.

Sempre alla stessa ora l’allarme è sembrato rientrare per quanto riguarda la zona di Pizzo S. Angelo. E’ una buona notizia? Nemmeno un pò, dato che le fiamme si sono spente anche per il fatto che molto di ciò che c’era da bruciare è stato bruciato.

L’origine del rogo e le dinamiche fanno propendere per un’origine dolosa.  Per tentare di limitare i danni sono state fatte arrivare, in serata, squadre di vigili del fuoco provenienti da Enna e Caltanissetta.

Alle 4.00 del mattino un vasto fronte di fuoco scendeva dalle colline che si trovano alle spalle dell’autostrada, all’altezza di Caracoli.

Grossi danni si registrano nelle zone di Tusa e Milianni.

Il Sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, è stato impegnato per gran parte del tempo nel coordinamento dei soccorsi. Una testimonianza di grande affetto verso la città, dettata anche dalla rabbia e commozione che ha trasmesso quando ha incontrato, sui luoghi interessati dai roghi, lo Staff di Cefalù Web. Lapunzina ha protestato lungamente per il fatto che l’unico canadair a disposizione, rientrato per il cambio pilota, non è più tornato sui luoghi colpiti dalle fiamme.

Questa mattina i cefaludesi troveranno, sui loro balconi, la cenere causata dagli ettari di bosco che sono stati distrutti dalle fiamme. Ricordo, indesiderato, del viaggio delle Madonie all’inferno.

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