LeAli alla Sicilia: a filo di Psr

 “Siamo stati attirati da un’intervista alla dottoressa Rosaria Barresi, direttore generale dell’assessorato Agricoltura e foreste, realizzata dall’ottimo Francesco Panasci. Ci colpiva il fatto che quell’assessorato spendesse quattrini per diffondere la larga banda, intervenendo nel settore delle telecomunicazioni. Ci sfuggiva il nesso. Poi la dottoressa Barresi ha detto: ‘la gente neanche sa cos’è il Psr’. E’ vero. Non lo sapevamo neanche noi. E qui veniamo al punto”, lo fa osservare LeAli alla Sicilia, che continua la propria campagna per offrire ai siciliani un prodotto politico non omologabile a certo modo d’amministrare la cosa pubblica.
“L’assessorato sta spendendo 20 milioni per sostituire, in 71 comuni rurali, il doppino in rame con la fibra ottica. Ma di chi è la rete? A chi va il beneficio? Non è dei consumatori, ma di Telecom Italia, che sta pensando di venderla alla Cassa depositi e prestiti (quindi quel che era pubblico e che fu privatizzato ora viene riacquistato dallo Stato!!). I 20 milioni regionali vanno a far crescere il valore di quella cessione? Che ci si fa con qualche decina di metri di fibra ottica, se a monte e a valle ci sono linee analogiche? Se hai un tubo dell’acqua di tre millimetri alla fonte e tre al rubinetto, a cosa ti serve mettere in mezzo qualche metro di conduttura con trenta centimetri di diametro? Migliorare la qualità delle rete significa agevolare (giustamente) il lavoro di chi vende contenuti. Come pensa, la regione, di riprendersi i soldi? O la propria missione è seminarli? L’unica cosa chiara è che i bandi sono chiusi e i soldi pronti. Evviva”.
“Il Psr è un piano di sviluppo rurale (non dite che lo sapevate, balle). Ci si sviluppa, con quei fili? Diciamo che potrebbero essere assai utili, se i servizi diretti alla ruralità fossero attivi e on line. Invece lo stesso assessorato che investe nella rete ha un sito bacheca, con il quale non s’interagisce. Pubblica bandi, ai quali non puoi rispondere on line. Manca il contenuto, ma si mettono soldi nel mezzo di comunicazione. Il bello è che i prossimi amministratori pubblico, come i precedenti, taglieranno qualche nastro senza manco sapere di che si tratta, dicendo le solite castronerie sulla modernizzazione e digitalizzazione”.

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