Le Ali alla Sicilia: l’assessorato Borsellino

“La domanda non è ‘cosa avrebbe detto il padre?’, ma ‘diverrebbe assessore, se non fosse la figlia?’. La prima mira ad esprimere un giudizio su quella persona, mentre la seconda, più correttamente, su chi le offre un posto, per usarla in campagna elettorale”, questa l’opinione di LeAli alla Sicilia, circa l’imminente carriera di Lucia Borsellino.

“L’uso dell’iconografia antimafia non è solo fastidiosa. E’ bugiarda. Paolo Borsellino morì isolato e perdente, avendo contro le correnti di sinistra della magistratura (come anche Giovanni Falcone) e lottando contro la procura in cui si trovava, quella di Palermo. Noi ci ponemmo al fianco di quegli uomini allora. Altri hanno preferito attenderne le celebrazioni”. “Infine, la dottoressa Borsellino è dirigente presso l’assessorato alla sanità, il che ne mette in luce l’indubitabile competenza. Quando la politica si lascia dirigere dai dirigenti ministeriali o assessoriali, però, dimostra tutta la propria pochezza. L’offerta fatta da Crocetta ne è ulteriorire dimostrazione”.

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *