I sindaci di 7 comuni: barricate contro i tagli della Regione

In seguito ad un decreto del 22 Ottobre, la Regione Sicilia ha pesantemente tagliato i fondi ai comuni.
Di contro, 7 sindaci di comuni siciliani madoniti, tra cui il nostro sindaco, hanno levato la loro voce in segno di protesta contro il provvedimento.

“Alzeremo le barricate”. “Siamo ad un passo dal dissesto finanziario”. Queste le parole di alcuni di loro.

A dar voce alla protesta troviamo i seguenti sindaci:  Salvatore Burrafato (Termini Imerese), Rosario Lapunzina (Cefalù), Giuseppe Ferrarello (Gangi), Franco Vasta (Campofelice di Roccella), Antonio Tumminello (Castelbuono), Francesco Todaro (Alia) e Andrea Mendola (Cerda).

E’ stata decisa, con i decreti che l’assessorato regionale alla famiglia e alle politiche sociali ha pubblicato, la riduzione dei trasferimenti ai comuni con meno di 5.000 abitanti. Inoltre i comuni montani avranno il 47% delle risorse che sono state loro destinate nel 2011.

Le risorse risultano quasi dimezzate rispetto all’ anno scorso quando già c’era stata una pesantissima decurtazione dei fondi. C’è un rischio importante ed ancora maggiore di dissesto finanziario.

Riportiamo le parole dei sindaci: “il governo Lombardo continua a mettere in ginocchio gli enti locali facendo venire meno risorse importanti per le attività e i servizi ai cittadini. Siamo perciò pronti a consegnare fascia e chiavi al prefetto ma anche a rivolgerci alla magistratura contabile per un atto irresponsabile e ingeneroso che dimostra l’incompetenza della classe dirigente. È un provvedimento che determinerà la paralisi delle amministrazioni. Saremo costretti a dichiarare il default perché il provvedimento arriva quando dieci dodicesimi del bilancio sono stati impegnati. L’Anci deve riappropriarsi del proprio ruolo. Riteniamo necessario che intervenga prima possibile a difesa dei comuni”.

In questa situazione, i comuni stanno già aumentando, portandole spesso al massimo, le aliquote di competenza per poter continuare ad erogare i servizi essenziali.

Stiamo a vedere come finirà questa vicenda.

 

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