Stop del Cefalù contro il S.Agata tra errori e polemiche:

Per questa volta, la rivincita è solo rimandata. Dopo l’eliminazione a settembre da parte dei messinesi in coppa Italia, il Cefalù allenato da Minutella ha l’occasione per rifarsi in campionato e ribadire il proprio primato contro una delle formazioni più ostiche del girone ma, complici gli errori arbitrali e il nervosismo, le squadre terminano con un goal per parte.

Il tecnico Minutella decide per questa volta di tenere Cane a riposo e manda in avanti Culotta con alle sue spalle Cicero, coadiuvato ai lati da Villafranca e Milia, mentre la squadra ospite allenata da Buongiorno (oggi squalificato) si affida come sempre al proprio bomber Calabrese.

L’inizio per il Cefalù non è dei migliori, e ai padroni di casa toccherà soffrire per tutta la durata del primo tempo, seppur con qualche acuto e anche qualche irregolarità degli avversari in maglia azzurra, che non vengono quasi mai puniti dal direttore di gara Pantaleo (oggi pessimo nella conduzione dell’incontro).

Già all’8° i messinesi trovano la rete con Cannistraci, che deposita in porta con un colpo di testa, ma al momento di ricevere palla l’attaccante si trova in offside e l’azione viene giustamente segnalata come non valida.

Dopo venti giri di orologio Culotta tenta l’incursione, e cogliendo la palla di rimbalzo in area devia di testa con la sfera che sorvola soltanto di poco il montante alto; nell’azione successiva risponde Calabrese che impegna Fiduccia con una fucilata dalla lunga distanza e costringendo il numero uno gialloblu all’intervento spettacolare in tuffo.

Vicino alla mezz’ora, Calabrese riesce a procurarsi di gran carriera il calcio di rigore, accentuando in maniera plateale la caduta su un intervento banale di Schicchi, l’arbitro comanda dunque il penalty e mentre si prepara la battuta viene ammonito Geraci, che protesta inutilmente per il torto subito; dal dischetto l’incaricato Margò non sbaglia e spiazza Fiduccia firmando l’uno a zero (si tratta dell’ennesimo goal subito su rigore per il Cefalù, peraltro inesistente come tanti degli altri penalty assegnati contro in questo campionato, finora la pressoché impenetrabile difesa gialloblu ha subito solamente una rete su azione, mentre le altre sono arrivate da calci piazzati e tiri dal dischetto come in questo caso).

Dopo essere andati sotto, Minutella scuote i suoi e dopo tre minuti dal vantaggio ospite, scatta la molla gialloblu con D’Amico che però sbaglia clamorosamente il pareggio mandando palla a lato dopo un regalo del portiere Meli, che smanaccia in modo pessimo sul gran tiro da fuori di Cicero, consegnando il pallone al centrocampista.

Da qui in poi nel finale del primo tempo, Pantaleo compie una serie infinita di errori da prima elementare, che fanno innervosire i sostenitori sugli spalti e anche i giocatori in campo, il S.Agata interviene duramente su tutti i palloni ma l’arbitro non ravvisa irregolarità e non sanziona nessun fallo, la situazione rischia di sfuggire di mano e, come volevasi dimostrare il match si incendia come una miccia, tra polemiche e qualche breve parapiglia (fortunatamente solo accennato) nell’intervallo.

Dopo una prima frazione di gioco in penombra, il Cefalù torna a farsi vedere in modo propositivo, dominando il secondo tempo con un gioco convincente e che, magari poteva anche tradursi in una vittoria che purtroppo non arriva: al 54° il S.Agata rischia infatti di “zapparsi i piedi” da solo, con una papera compiuta da Meli proprio sulla linea di porta, dove l’estremo difensore ospite rischia di infilare a rete con le proprie mani, su una palla vagante assolutamente addomesticabile che però gli schizza di mano.

Finalmente i cefaludesi riaprono la gara al minuto 58, grazie a un’iniziativa personale di Geraci che, in un’azione che sembrava ormai morta, trova l’invenzione scagliando un missile dai 25 metri e trafiggendo Meli che non ci arriva in tuffo, straordinaria giocata del centrocampista che oggi si è dimostrato la vera bussola del centrocampo, andando a dirigere il gioco e giostrando ogni azione, partita come sempre dai suoi piedi.

E’ il momento della svolta, gli avversari vanno in bambola e nel giro di due minuti dopo il pari, Margò colleziona due cartellini gialli e lascia così i suoi in dieci, abbandonando il campo di gioco; passano altri due minuti e per poco Zangara, subentrato nella ripresa a capitan Villafranca, non trova il vantaggio mancando l’appuntamento col pallone servitogli da Milia in piena area, occasione davvero sprecata e che viene ripetuta ancora, al 76° quando la giovane punta cefaludese inventa dal limite una bella conclusione che va a morire appena sopra la traversa.

L’ultima conclusione degli ospiti si registra al minuto 78 quando Calabrese prova dalla destra una gran staffilata respinta prontamente coi pugni da Fiduccia.

Finisce così una partita strana, che permette comunque ai gialloblu di allungare sulle inseguitrici (in attesa di sapere i nuovi risultati), ma che alla fine lascia un po’ l’amaro in bocca a entrambe le squadre; il Cefalù avrebbe senza dubbio meritato qualcosa in più specie per quello che ha dimostrato nella ripresa, ma i torti arbitrali subiti e il conseguente nervosismo ha francamente compromesso l’andamento di una gara che, visti i valori in campo poteva tradursi in un successo da portare a casa facilmente, ma così non è stato.

Formazioni:

A.S.D.Cefalù Calcio:1 Fiduccia,2 Brocato (56°Castiglione amm.82°),3 Schicchi,4 Compagno F.(amm.45°+),5 Compagno M.,6 Milia,7 D’Amico,8 Geraci (amm.26°),9 Villafranca (46°Zangara),10 Cicero,11 Culotta (56°Cane). In panchina:Giustiniani, Aiello, Castiglione, Guggino, Cane, Zangara, Barone. All. Minutella.

S.Agata:1 Meli,2 Belbruno,3 Pizzino,4 Margo (amm.57°-59°),5 Regina cap.,6 Travaglia,7 Castrovinci,8 Canfora,9 Calabrese,10 Cannistraci,11 Naro (62°Maviri). In panchina: Caruso, Mercurio, Maviri, Gennaro, Travaglia. All. Buongiorno.

Arbitro:sig.Pantaleo

Reti:26°Margò(rig.), 58° Geraci.

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