Cefalù – Marco Larosa sulle scelte dell’Amministrazione: “Dove sta il concetto di equità?”

Il Consigliere Comunale Marco Larosa (Pdl) prende posizione in merito alle ultime scelte dell’Amministrazione, volte a risanare la drammatica situazione economica in cui versa il Comune di Cefalù. 

Molte delle misure adottate, infatti, non convincono Larosa. L’attenzione del Consigliere Comunale si ferma, soprattutto, sulla disparità di trattamento tra i comuni cittadini a cui vengono chiesti sacrifici e coloro che, invece, dal 2006, non versano le grosse cifre di cui sono debitori nei confronti del Comune. “Dove sta il concetto di equità?” si chiede Larosa.

“Forti con i deboli, deboli con i forti. Questo a mio avviso è il nuovo corso di questa amministrazione. Ne prendiamo atto”. 

Ecco le parole del Consigliere Comunale:

“Il comune di Cefalù a causa della grave crisi finanziaria in cui versa, aumenta l’imu sulla seconda casa, aumenta l’addizionale irpef chiedendo l’ennesimo sacrificio ai poveri contribuenti che stentano ormai con molta evidenza nel sostenere questa pressione fiscale. Si aumentano i costi per usufruire di immobili comunali, tra tutti la scuola media, danneggiando in modo sconcertante anche quelle società sportive che adesso per poter consentire ai propri settori giovanili di svolgere le loro regolari attività (a titolo gratuito e senza scopo di lucro) dovranno spendere la media di 1.300 euro al mese per l impianto.

Arrivano proposte da qualche consigliere comunale, in modo chiaramente provocatorio, di fare una raccolta fondi di un euro al giorno per contribuire al pagamento di alcuni debiti fuori bilancio. Questi sono tutti sacrifici che si potrebbero definire accettabili se prima questo sacrificio fosse stato richiesto a quel blocco di cittadini, imprenditori, che devono al comune migliaia di euro e per non dire, in alcuni casi, milioni di euro.

L’amministrazione Lapunzina, dopo aver promesso in campagna elettorale che avrebbe esercitato con rigore la riscossione dei crediti esigibili, oggi preferisce far ricadere sui cittadini comuni (quelli che pagano le tasse rimanendo a fine mese con 200 euro in tasca) un sacrificio che essi dovrebbero fare per continuare a consentire a quegli altri cittadini (quelli che non pagano tasse dal 2006) di continuare a temporeggiare sul versamento di ciò che devono, gravando per l’ennesima volta sulle spalle della povera gente.

Io mi chiedo: dove sta il concetto di equità? Perchè se non paghi un’ imposta municipale tu comune cittadino sei bombardato di avvisi e se continui a non adempiere al tuo dovere di contribuente subisci sanzioni esemplari come ad esempio il blocco del quinto della tua pensione o del tuo stipendio (parliamo di cifre non alte) e allo stesso tempo vedi invece che chi deve versare cifre enormi non viene perseguito ma continua a farla franca?

Forti con i deboli, deboli con i forti. Questo a mio avviso è il nuovo corso di questa amministrazione. Ne prendiamo atto”.

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *