Annullata la Targa Florio: la Regione taglia i fondi per la manifestazione

Niente più Targa Florio, almeno non per quest’anno. La novantasettesima edizione della Targa Rally, prevista dal 26 al 29 settembre 2013, non si svolgerà a causa del congelamento dei novantamila targaeuro previsti nella famosa tabella H (la stessa che regolava il finanziamento alla Fondazione Mandralisca) e destinati per la competizione all’ente che gestisce la manifestazione, l’Automobil Club. Nei 107 anni di vita, duranti i quali sono state realizzate, per l’appunto, 96 edizioni, la manifestazione storica si era fermata soltanto durante le due Guerre mondiali.

Insorgono gli appassionati dei motori, i quali vedono cancellato un pezzo della storia automobolistica italiana.
Dario Pennica, direttore del mensile Sicilia Motori e presidente dell’associazione “Pro Targa Florio n.100”, con una lettera rivolta al Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ed deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana, ha voluto tentare un salvataggio di quella che è la corsa più antica d’Italia, chiedendo quindi lo sblocco della somma già destinata all’evento.

Il presidente dell’associazione Pennica ha inoltre sottolineato il vantaggio economico che la Regione potrebbe trarre dallo svolgimento dell’evento, qualora decidesse di acquisire la titolarità della manifestazione, affidando quindi ai privati la gestione per valorizzare nella sua totalità una gara talmente unica che ha come circuito lo stupendo scenario del Parco delle Madonie.
“In oltre cento anni di gare, la mitica Targa Florio era stata costretta a fermarsi solo in due occasioni, coincidenti con gli infausti anni delle due guerre mondiali. Adesso il presidente Crocetta tenta di vantare anche questo poco lusinghiero primato, avere determinato quanto né terremoti né crisi economiche mondiali erano riusciti a determinare: l’annullamento del Rally Targa Florio 2013, che avrebbe dovuto disputarsi alla fine di settembre” ha dichiarato in merito Gino Ioppolo, deputato del gruppo parlamentare “Lista Musumeci”.

“Così – ha continuato il parlamentare siciliano – dopo gli Internazionali di tennis di Palermo, un’altra pietra miliare dello sport isolano sarà costretta a chiudere i battenti per asserita mancanza di fondi mentre, di contro, aumentano le spese superflue e inutili.

“La Targa Florio non sarà il pane dei siciliani – conclude Ioppolo – ma fa parte, a giusto titolo, della loro tradizione sportiva e di costume e costituisce una preziosa opportunità per l’economia turistica. Sacrificata, forse, perché non regala visibilità alla politica crocettiana degli annunci?.

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