Il Parco delle Madonie premiato con il Disco Verde

Nel corso dell’ultimo Congresso Mondiale dei Geoparchi, svoltosi per la prima volta in Italia, dal 4 al 7 settembre scorso, ad Ascea nel Parco del Cilento, il Parco delle Madonie è stato nuovamente insignito del più parco-madonieprestigioso “certificato” di qualità geologica ed ambientale che viene rilasciato, ogni 4 anni, dalla rigorosa commissione esaminatrice incaricata dall’European Geoparks Network (ENG).
Al congresso hanno preso parte 400 delegati provenienti da ogni parte del mondo. Fra questi anche il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ed esperti del settore, come il più grande vulcanologo vivente ed esperto in terremoti, il giapponese Nakada Setsuya, o Patrick Mckeever, direttore delle Scienze della Terra dell’Unesco.

Attualmente in tutto il mondo esistono 100 geoparchi, di cui 9 in Italia. In particolare i geoparchi italiani sono quello dell’Adamello-Brenta (Trentino), il Parco di Beigua (Liguria), delle Alpi Apuane (Toscana), delle Colline Metallifere (Toscana), del Cilento e Vallo di Diano (Campania), delle Madonie (Sicilia), il Parco Rocca di Cerere (Sicilia), il Parco Geominerario della Sardegna, ed infine, proprio nel corso dell’ultimo meeting è stato aggiunto il Parco Sesia Val Grande. Le aree di pregio ambientale e geologico che entrano nel circuito, per continuare a farne parte non devono limitarsi alla tutela del patrimonio geologico ed ambientale, ma devono anche promuovere l’educazione ambientale, lo sviluppo della ricerca nelle varie discipline delle Scienze della Terra ed incrementare le politiche per lo sviluppo sostenibile.
Il “Disco Verde” è stato confermato al Parco delle Madonie (che già lo aveva ottenuto nella valutazione del 2009) nel corso del 32° Comitato di Coordinamento della Rete Europea dei Geoparchi che si è tenuto contestualmente al Congresso Mondiale.

Il rapporto steso dai commissari valutatori durante la visita ispettiva dello scorso mese di giugno, ha consentito al Parco delle Madonie di mantenere il “Disco Verde” che, nel codice internazionale adottato dai Geparchi, testimonia il raggiungimento di tutti i principali obbiettivi imposti dal rigido protocollo Geopark. A seguito della visita, i commissari valutatori hanno trasmesso la loro relazione al Comitato degli Esperti e, successivamente, al Comitato di Coordinamento del Geopark, composto da due rappresentanti per ogni Parco aderente al circuito. Il Comitato di Coordinamento, in seduta plenaria, ha accolto la proposta dei commissari di confermare al Parco delle Madonie il prestigioso riconoscimento che pone l’Ente Parco ai primissimi posti fra i Geopark di tutta Europa. Per testimoniare quanto sia diventato difficile entrare a far parte del EGN basti considerare che delle 8 proposte dì ingresso ricevute quest’anno dalla Commissione di valutazione, ben 4 sono state respinte.
“E’ davvero una grande soddisfazione aver ottenuto nuovamente il Disco Verde – afferma il Dirigente dell’Ente Parco delle Madonie Pasquale Li Pumapoiché rappresenta la conferma che abbiamo intrapreso la strada giusta per rendere il nostro Parco moderno e competitivo a livello internazionale ponendolo così ai primi posti in Europa per quanto riguarda presenza e tutela del patrimonio geologico che continua a richiamare, anno dopo anno, un numero sempre maggiore di turisti, studiosi ed appassionati. Vorrei ricordare – aggiunge Li Puma – che un altro ambito importante sul quale si sta lavorando è il percorso di riconoscimento del nostro circuito come “Iniziativa dell’Unesco” proposta che, qualora accettata, consentirebbe a tutti i Geoparchi di utilizzare il logo ufficiale dell’Unesco. Tutti i rappresentati nazionali dell’Unesco sono interessati da questo processo e, presso la sede Unesco di Parigi, spingeranno per ottenere questo nuovo importante obiettivo”.

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