Arrivano Trise, Tasi e Tari: ecco quanto si pagherà

Il nuovo tributo dal nome Trise entrerà in vigore nel 2014 e comprenderà la tassa sui rifiuti (Tari) e la nuova tassa sui servizi indivisibili (Tasi). Questa seconda parte del tributo sostituirà l’Imu per la prima casaimu mentre sarà un’integrazione per gli altri immobili.

Nel caso di abitazione principale il Comune potrà chiedere al massimo lo 0,1% sul valore fiscale calcolato con le stesse regole dell’Imu. In alternativa 1 euro per ogni metro quadrato dell’immobile. Prendendo ad esempio un bilocale a Roma si verseranno mediamente 94 euro contro i 270 euro della vecchia Imu. Per un trilocale si verseranno 213 euro contro gli 854 euro dell’Imu. Le nuove applicazioni non si applicheranno alle categorie A/1, A/8 e A/9 che continueranno a versare l’Imu con una deduzione forfettaria di 200 euro. I comuni avranno quindi la possibilità di considerare abitazioni principali gli immobili posseduti da persone in casa di cura, dai residenti all’estero ed entro determinati limiti (valore catastale inferiore a 500 euro o 15 mila euro di reddito Isee) le case date in comodato a figli o genitori.

Per ciò che riguarda le seconde case, si assisterà mediamente ad un rincaro. La somma con l’Imu non potrà superare l’1,16% anche se è probabile che i comuni (Cefalù compresa) si sposteranno sempre verso i livelli massimi. Ecco quindi che un bilocale, sempre nella capitale, pagherà di media 877 euro contro gli 801 dell’Imu; un trilocale 2.533 euro contro i 2.315 dell’Imu.

Sembra che le nuove aliquote non peseranno in maniera eccessiva sull’inquilino per quanto riguarda le abitazioni locate. L’affittuario pagherà una quota fra il 10 ed il 30 % (secondo gli intendimenti dell’Ente comunale) solo della componente Tasi mentre l’Imu resterà a carico del proprietario. Dal momento che complessivamente la somma delle due imposte non potrà superare l’aliquota dell’1,16%, la componente Tasi consisterà in un’aliquota modesta. Mediamente un inquilino si ritroverà a pagare, nella peggiore delle ipotesi, 45 euro per un bilocale e 131 euro per una casa più grande.

La componente rifiuti sarà distribuita in base al principio «chi inquina paga», sancito da una direttiva europea: le famiglie numerose pagheranno di più, come anche chi svolge un’attività che produce parecchi rifiuti, come la ristorazione. Pagheranno di meno, invece, i single.

Per ciò che concerne le modalità di pagamento sono previste quattro rate trimestrali con scadenza a gennaio, aprile, luglio e ottobre. Sarà consentito il pagamento in un’unica soluzione, probabilmente a giugno.

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *