Emerge dal rapporto annuale “GreenItaly 2013. Nutrire il futuro” il dato che colloca la regione siciliana nona a livello nazionale – con 
quasi 20 mila imprese green sull’isola – di cui un quarto nella sola provincia palermitana, seguita dalla città etnea che ne conta quasi 4mila.
Un trend in costante ascesa che sta in parte assolvendo alla cronica penuria occupazionale di cui l’isola è afflitta. Infatti i “green jobs” danno lavoro a più di 2500 persone in Sicilia, di cui 730 a Catania e 282 nell’intera provincia di Palermo. Dato, quest’ultimo, che stride leggermente col numero delle aziende presenti sul territorio provinciale (4811). Dunque nella provincia di Palermo soltanto un’azienda su 17 riesce a creare un posto di lavoro, mentre in provincia di Siracusa una su quattro contando 1571 imprese e 369 assunzioni.
“GreenItaly – spiega Ferruccio Dardanello (nella foto a dx), presidente Unioncamere – ci racconta di un’Italia che sa essere più competitiva e più equa, perché fondata su un modello produttivo diverso. In cui tradizione e innovazione, sostenibilità e qualità si incrociano realizzando una nuova competitività. L’Italia non una delle vittime della globalizzazione ma, anzi, un Paese che ne ha approfittato per modificare profondamente la propria specializzazione internazionale, modernizzandola, proprio grazie alla green economy. Creando valore aggiunto in settori in cui ci davano per spacciati e creando nuove specializzazioni in altri settori, in cui siamo oggi leader”.