“Mistificatore e demagogico” così viene definito il documento di “Insieme per una nuova geraci” dal gruppo di Bartolo Vienna

Riceviamo e pubblichiamo la risposta del gruppo di maggioranza al “j’accuse” dell’opposizione.listacivicageraci

Dopo avere constatato lo scarso effetto del primo documento e le smentite non solo del Sindaco ma anche dai cittadini dei paesi viciniori presi a riferimento, la lista civica “Insieme per una nuova Geraci”, sonoramente battuta alle recenti consultazioni elettorali cerca, arrampicandosi sugli specchi, di rimediare pubblicando un altro documento altrettanto mistificatore e demagogico.

Ci siamo chiesti perché si insiste, a distanza di mesi, in una dialettica pubblica; qualcuno di noi ritiene che lo scopo sia quello di far dimenticare quello che è successo nel corso del Consiglio Comunale, altri ritengono invece, cosa ancora più grave, che si cerchi in tutti i modi di delegittimare il ruolo e le funzioni proprie del Consiglio Comunale.

Ma andiamo per ordine. Nel corso del Consiglio, che ha registrato l’assenza del Capogruppo, Spallina Antonio,  uno dei  restanti tre Consiglieri, Puleo Giuseppe, in un momento di estrema sincerità ammise candidamente di non capirci molto di Bilanci.

Tutti i presenti ne ebbero poco dopo la conferma quando tentò di presentare un emendamento con il quale chiedeva la riduzione di un’aliquota in entrata senza però riuscire a quantificarne la portata finanziaria e soprattutto senza indicare quali spese occorreva ridurre, considerato che alla fine, come è ovvio, la somma delle spese deve risultare uguale alla somma delle entrate.

Come è ovvio le proposte che non rispondono a questo elementare principio di pareggio di bilancio non possono essere prese in considerazione; lo sanno molto bene tutti i Consiglieri, soprattutto quelli di minoranza ed è proprio quello che è successo nel corso della seduta di Consiglio del 29 novembre u.s., la proposta della minoranza è stata dichiarata non ammissibile dal Responsabile Finanziario e dal Revisore, entrambi presenti in Consiglio, perché non individuava alcuna copertura finanziaria.

Il Regolamento comunale dispone che gli emendamenti al Bilancio che prevedono variazioni sostanziali di spesa devono essere consegnati per tempo in modo da dare agli Uffici, al Revisore e all’Amministrazione il necessario tempo per svolgere tutti gli approfondimenti e le verifiche di tenuta complessiva dei conti. Per questo motivo lo stesso Regolamento prevede che tutti i documenti contabili devono essere nella disponibilità di tutti i Consiglieri almeno 10 giorni prima della seduta del Consiglio proprio per consentire a tutti di svolgere i necessari approfondimenti e le eventuali proposte di variazione.

Ora i casi sono due, o si è sprovveduti o si è in malafede, decidete Voi. Ci permettiamo soltanto di evidenziare sommessamente che tutti e quattro i firmatari del documento sono stati anch’essi Amministratori e qualcuno addirittura di lungo corso.

In merito all’acceso dibattito che i Consiglieri di minoranza avrebbero provocato in Consiglio nel corso dell’approvazione del bilancio vi invitiamo tutti a visionare il relativo verbale il cui estratto è pubblicato (in pdf) sul sito e affisso all’Albo del Comune (deliberazione n. 57 del 29.11.2013) per rendervi conto di quello che è successo realmente, la portata delle proposte della minoranza e la durata complessiva del punto trattato. Dal verbale si può constatare che l’unico emendamento presentato è stato quello della maggioranza che ha ritenuto opportuno che il Comune rispettasse i parametri del patto di stabilità anche per il 2014 e il 2015 contrariamente a quanto proposto dall’Amministrazione, che non si è sentita, seppur in via di previsione, di azzerare tutti i servizi essenziali nel 2014 e nel 2015,  emendamento che è stato maturato e discusso anche in sede di conferenza dei capigruppi  e  commissione bilancio regolarmente tenutasi ma disertata volutamente sia dal capogruppo   che dal consigliere  di minoranza.

Una veloce lettura del verbale basta anche per svelare la magia delle somme scomparse e il miracolo sul parere positivo del Revisore dei Conti.

Perché cercare disperatamente di insinuare dubbi e perplessità?

Anche in questo caso le possibilità sono due, o si è sprovveduti o si è in malafede, a Voi la decisione.

Rivendichiamo con fierezza la scelta di applicare la TARSU non appena le norme nazionali lo hanno consentito;  confermiamo che la TARSU avvantaggia le famiglie numerose e soprattutto le imprese, gli artigiani e gli esercizi commerciali, che avrebbero dovuto sostenere un aumento fino a circa il 400%.

L’applicazione della TARSU ci ha consentito anche di non caricare sui cittadini i costi amministrativi di gestione del servizio (stimati in 20.000 euro) e di caricarci parte (4%) dei costi di gestione, riducendo in questo modo di circa 30.000 euro il costo complessivo del servizio di raccolta e smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani.

Anche in questo caso non capiamo perché si continua ad insistere su una scelta apprezzata dai cittadini Geracesi e ambita dai cittadini dei paesi viciniori.

Anche in questo caso o si è sprovveduti o si è in malafede, scegliete Voi.

Confermiamo quanto affermato dal Sindaco che circa la metà delle spese sono state commissionate da uno dei firmatari del documento, infatti i 45.000 euro di spese legali previste nel bilancio 2013, sono state impegnate per:

  • 16.000 Avv. Sferrazza per spese ricorso in appello causa Società Terme;
  • 5.000 Avv. Mocciaro per costituzione Tribunale delle Acque di Roma sul ricorso Società Terme;
  • 4.000 Avv. Coco per contenzioso conguaglio ENEL utenza Calabrò;
  • 2,531 Avv. Blando per causa Castello, incarico precedenti Amministrazioni privi di adeguata copertura finanziaria;
  • 5,500 Avv. Chichi per difesa procedimento penale promosso dalla Società Terme nei confronti del Sindaco precedente, incarico senza adeguata copertura;
  • 10.000 Avv. Lupo causa incarico del 2005 senza adeguata copertura finanziaria.

Come è noto le bugie hanno le gambe corte e prima o poi qualcuno scopre le pentole.

Troviamo invece molto interessante calcolare il costo complessivo che la Comunità ha dovuto sostenere, per difendersi da tutte le denunce penali e dai procedimenti civili e amministrativi promossi dalla Società Terme S.p.A., in questi 30 anni.

Constatiamo che ancora non sono del tutto assorbiti gli effetti dei recenti risultati elettorali, ci vuole tempo e soprattutto tanta pazienza. Ai Consiglieri di Insieme per una nuova Geraci consigliamo, studio, sacrificio, disponibilità, ascolto, democrazia, condivisione, vicinanza ai vecchi e nuovi bisogni e soprattutto umiltà, tanta umiltà: cinque anni sono tanti e siamo appena all’inizio.

Lista Civica per Geraci

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