Avvelenamento cani a Petralia Sottana: si cerca il responsabile

Una notizia diffusa attraverso i social network, una foto e poche righe sono state sufficienti a scatenare la rabbia della gente. Un cane morto avvelenato, non il primo, ma l’ultimo di una lunga serie. A quanto sostengono canidecedutoalcuni abitanti di Petralia Sottana negli scorsi mesi si sono verificati altri episodi, ben quattro in contrada Gisa, un altro nei pressi del campo sportivo, quest’ultimo nei pressi del quartiere San Salvatore.
Il metodo di avvelenamento a volte consiste nel preparare delle polpette con pezzi di vetro all’interno che, oltre ad uccidere l’animale, provocano ai migliori amici dell’uomo atroci dolori.
Nella foto realizzata da Marcello Librizzi è ritratto l’ultimo di questi episodi, risalente a pochi giorni fa, e che ha fatto scattare sull’attenti diversi cittadini.
“Bisogna trovare il colpevole” è la frase tipica di chi si trova a commentare l’accaduto.
Avvelenare o uccidere un animale, nell’ordinamento giuridico italiano, è punito penalmente secondo gli articoli 544bis e 544ter: l’uccisione di un animale è sanzionata con la reclusione da tre fino a diciotto mesi, mentre il maltrattamento è punito con una sanzione pecuniaria da 3.000 fino a 15.000 euro o con la reclusione dai tre mesi fino ad un anno.

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