Lo scorso 18 gennaio un diciassettenne, figlio di un carabiniere in servizio nella città di Palermo, era stato rapinato e ferito alla schiena da alcuni malviventi che gli avevano sottratto lo smartphone di ultima generazione. Il fendente era entrato fra il polmone e la spina dorsale. Fortunatamente il giovane non aveva riportato gravi conseguenze.
I carabinieri sono quindi riusciti ad arrestare due presunti rapinatori e a denunciarne un terzo, ora responsabili di rapina con aggressione nei pressi della Stazione centrale. Per loro l’accusa è di tentato omicidio e tentata rapina.
Questi i fatti: tre giovani avrebbero tentato di sottrarre il cellulare ad una delle vittime – il 17enne era in compagnia di un amico di anni 18 – la quale aveva deciso di reagire. A quel punto è scaturita la violenza dei rapinatori i quali hanno sferrato diverse coltellate ai ragazzi, alcune andate a segno.
Ad utilizzare il coltello pare sia stato il più piccolo degli aggressori, un diciassettenne, adesso rinchiuso al carcere Malaspina. Gli altri due, 18enni, sono stati invece portati all’Ucciardone.