La Brigata ultras si racconta e spiega il perché dello sciopero del tifo

La partita giocata domenica tra la Zannella Basket Cefalù e la virtus Trapani non rimarrà sicuramente nella storia sportiva cittadina per la sua spettacolarità nonostante la vittoria ottenuta dai padroni di casa con più di 40 brigatapunti di scarto, l’avvenimento principale che invece è saltato agli occhi di tutti, sostenitori, appassionati e giocatori è molto diverso.
Per la prima volta il gruppo ultras, nonostante fosse presente al palazzetto, ha deciso di non sostenere la squadra con cori e tamburi, lasciando che la partita si svolgesse in un “rumoroso” silenzio, il quale ha reso molto perplesso il pubblico accorso al PalaIgnazioCefalù.
Per questo, noi di Cefaluweb abbiamo deciso di incontrare una delegazione della brigata per rendere nota la motivazione di tale sciopero e, perchè no, dare visibilità a dei ragazzi che si sono sempre prodigati per la comunità senza ricevere mai nulla in cambio.
Dopo i convenevoli di rito la delegazione ci tiene a mettere subito le cose in chiaro:
“ Gradiremmo che non scrivessi i nomi e non ci facessi alcuna foto, non perché abbiamo qualcosa di cui vergognarci o perché vogliamo rimanere anonimi, semplicemente perché nonostante fisicamente siamo noi a presenziare all’intervista non è a nome nostro che stiamo parlando ma facciamo le veci della “ Brigata Ultras Cefalù”.
Siamo una famiglia, tutti con un unico intento, portare in alto il nome di Cefalù e questa è l’unica cosa che conta. Non abbiamo un vero e proprio portavoce, tutto nasce da una profonda cooperazione, non ci sono e non ci saranno mai personalismi nel nostro gruppo.

Sembrano avere le idee chiare e per questo è subito un piacere parlare con loro, sincerità e schiettezza sembrano le caratteristiche che li contraddistinguono.
Allora ragazzi, perchè lo sciopero del tifo di Domenica ?

La questione è semplice, avevamo intenzione di smuovere le coscienze di chi al palazzetto ci viene soltanto per guardare la partita senza degnare la squadra nemmeno di accompagnarci, non abbiamo ovviamente la presunzione di obbligare le persone a sgolarsi per i nostri ragazzi in campo come facciamo noi ma un minimo di partecipazione ci sembra dovuta.
E’ assurdo che a Cefalù, piazza dal tifo caloroso che da sempre ci ha contraddistinto,sembri di stare al cinema, tutti in silenzio senza interazione con i giocatori in campo.
Oltretutto sembra quasi che molte persone vengano a vedere le partite solo per criticare; la società, i giocatori e persino noi. Se lo spettacolo non è di loro gradimento queste persone possono benissimo starsene pure a casa.

Chiarissimo, ma non credete che la poca passione che si percepisce allo stadio possa essere figlia di una categoria che sicuramente non è pari alle esigenze del pubblico cefaludese? Si sa,dopo anni in categorie superiori il palato si è fatto sempre più raffinato . . .

Ed è qui che ti sbagli, l’essere stati in categorie superiori non deve essere un motivo  per allontanarsi dalla pallacanestro,anzi, non credo ci siano persone che più di noi hanno pagato lo scotto per non essere più nel basket che conta, ci mancano davvero tanto le vecchie tradizioni, il basket di livello, le trasferte contro squadre di serie B come Catanzaro e Vittoria.
Eppure siamo proprio noi di nuovo qui,con un progetto che vuole coinvolgere sempre più persone per riportare in alto il nome del Basket Cefaludese.

Che progetto? Ce ne volete parlare?
Certamente, la nuova Brigata ultras Cefalù si fonda dalle macerie della vecchia, scioltasi dopo l’ennesimo terremoto societario che ci ha visti ripartire dalla promozione. Oggi conta più di una dozzina di elementi ma abbiamo intenzione di ingrandirci sempre di più, abbiamo fiducia nel progetto della società e speriamo ( subito si correggono)  VOGLIAMO la C1 e la raggiungeremo insieme; ultras e non, l’importante e che si remi tutti nella stessa direzione.
Le intenzioni sono serie ma vorremmo che tutti coloro che hanno intenzione di avvicinarsi alla Brigata rispettino i nostri codici e le nostre usanze, l’onore del gruppo, il rispetto della maglia, niente egoismi, ma soprattutto serietà. Non si è ultras solo per le partite importanti o per i Playoff si è ultras 365 giorni l’anno.

Sembra facile a dirsi ma un po’ meno a realizzarsi, nelle ultime partite dello scorso anno eravate molti di più rispetto ad oggi, qualcuno ha già abbandonato ?

Forse si, molti non credono nella squadra perché a loro detta mancano alcuni cefaludesi che potrebbero far comodo, forse hanno ragione, non sta a noi dirlo . Sicuramente ci dispiace che in rosa non ci siano molti elementi che oltre ad essere nostri concittadini ed ottimi giocatori sono pure nostri amici.
E’ sicuro però che nessuno di noi viene al Geodetico a tifare questo o quell’altro giocatore, noi amiamo il CefalùBasket chiunque giochi in esso.
Forse chi faceva della presenza di un determinato giocatore un motivo valido per seguire le partite non era un vero tifoso, se sostieni la squadra la devi sostenere sempre a prescindere da chi ci sia in campo. Piuttosto, invitiamo coloro che si sono allontanati dal gruppo a ritornare perché l’unione fa la forza ed è nei momenti di difficoltà che nascono e si cementificano i gruppi più affiatati.

Quindi condividete  quasi in tutto e per tutto le politiche societarie?

Non abbiamo detto questo, noi non siamo il guppo ultras della dirigenza, ci teniamo a dirlo, siamo il gruppo della Zannella Basket e da sempre ci autofinanziamo per ogni cosa, felpe,magliette e trasferte se mai saremo in disaccordo su qualcosa  ci faremo sentire come abbiamo fatto fischiando dopo la sconfitta contro il Milazzo. Non abbiamo visto impegno e chiedevamo maggiori rinforzi, la società ci ha poi accontentato nonostante non sia mica facile fare mercato a gennaio.
Per questo crediamo in un progetto ad ampio raggio,magari non nell’immediato. L’importante è che i risultati arrivino in questa stagione, la C1 è il minimo poi si vedrà, abbiamo molta fiducia.

C’è qualcos’altro che volete dire per concludere l’intervista ?
Si, volevamo ringraziare Cefaluweb per lo spazio che ci sta regalando per far sentire la nostra voce e vorremmo invitare tutti coloro vogliono sostenere il basket cefaludese a seguire le partite con noi ed entrare a far parte della nostra famiglia a patto che lo vogliano veramente. Vorremmo inoltre ringraziare la Sig Zannella per tutto quello che sta facendo per lo sport cefaludese, una donna davvero di cuore, per noi è un onore che la nostra squadra ricordi anche nel nome la grande figura che è stata suo marito.

Francesco Petrigna

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