A secco i cittadini di Cefalù, Lapunzina: “prioritario limitare le perdite della rete idrica”

Nuovi guai nel servizio idrico cefaludese. La rete di tubature molto vetusta infatti, subisce un altro guasto, una grossa falla nella tubazione che alimenta il potabilizzatore, a causa della quale, nella giornata di oggi, si potranno Foto_Lapunzinaverificare disservizi nell’erogazione idrica.
Una rete, quella del servizio idrico integrato, che il comune vorrebbe riottenere al fine di poter far fronte ai debiti sempre più esosi nei confronti della società Sorgenti Presidiana che gestisce la potabilizzazione. Ricordiamo che la società Consorzio Simegas, la quale gestisce su tutte le Madonie le rete del gas, ha presentato una manifestazione d’interesse a riguardo della gestione del servizio idrico integrato, ora temporaneamente affidato all’Ato Idrico di Palermo, dopo il fallimento e la gestione di APS.
E’ stato domandato dalla nostra redazione al Primo cittadino in che modo l’Ente comunale, qualora dovesse riottenere la gestione del servizio integrato, potrebbe far fronte agli ingenti costi di riparazione di tutte le perdite quotidiane della rete colabrodo esistente. La sensazione è infatti quella che potrebbero non essere sufficienti gli introiti derivanti dalle bollette dei cittadini se, oltre a far fronte a tutte le spese di gestione (compresi guasti) del servizio idrico integrato, si dovrà procedere ad appianare i debiti con la Sorgenti Presidiana.

A questa domanda Rosario Lapunzina ha risposto sostenendo che sarà necessario lavorare al meglio per tentare di limitare le perdite numerose della rete. Tali perdite sono state individuate con certezza dal momento che – ha spiegato il Sindaco – i contatori del consumo d’acqua rimangono elevati durante la notte. Tale circostanza rappresenta un’anomalia e quindi, per il Primo cittadino, l’unico modo per poter gestire il servizio idrico senza danneggiare ulteriormente le casse già debilitate dell’Ente, è quello di ricercare le perdite e quindi abbassare i costi di gestione.

Nel frattempo però, sembra che non vi sia alcuna intenzione da parte della Regione Sicilia di affidare il servizio idrico dei comuni ex APS agli enti stessi.

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