A Cefalù un Pd cittadino dalle idee confuse: difende i diritti civili ma strizza l’occhio a Putin

Si è esaurita da pochi giorni la polemica sul viaggio in Russia – scaturita dall’invasione russa dell’Ucraina – da parte pd cefalùdell’amministrazione comunale, in cui il Partito democratico ha respinto con forza le accuse sulla validità del viaggio. Un viaggio in quella stessa Russia omofoba, violenta, che, di recente, è balzata agli onori della cronaca per via degli arresti a Vladimir Luxuria. Come può il Partito democratico cittadino presentare “due atti di emancipazione culturale, di garanzia e tutela dei diritti della persona” ed allo stesso tempo sostenere la presenza di una delegazione cittadina in quella terra che quei diritti giornalmente calpesta?

Il 20 febbraio 2014  Vincenzo Garbo,Daniele Tumminello e Nicolò Pizzillo hanno presentato due proposte al consiglio comunale. La prima di esse riguarda l’Istituzione del Registro delle Unioni Civili, la seconda l’Istituzione del Registro di Cittadinanza Morale per Ius Soli.

A quanto sembra i due regolamenti sono già al vaglio degli uffici comunali per i pareri di competenza ed a breve dovrebbero essere discussi commissione per poi essere messi all’ordine del giorno durante i lavori consiliari.

Dopo oltre due mesi di fermo dell’attività consiliare, i rappresentanti Pd di tale consesso danno finalmente qualche segno di vita. Non lo fanno forse nel migliore dei modi giacchè rientrano a gamba tesa sull’attività amministrativa cittadina sollevando problemi di natura prettamente ideologica. Gli atti da essi presentati, condivisibili o meno, schivano totalmente i reali problemi della città che i firmatari dovrebbero amministrare, sollevando questioni di lana caprina. Disquisendo ora sulle unioni civili ora sulla concessione della cittadinanza attraverso Ius Soli, definite dai proponenti come atti di emancipazione culturale, by-passando le tematiche cittadine più pressanti. Nessun risultato concreto è stato realizzato sul fronte acqua: l’atto di indirizzo presentato dal consiglio comunale per la riappropriazione del servizio idrico è caduto nel vuoto. Ci apprestiamo dunque, in barba ai tanti sforzi per attirare i famosi milionari russi,  a dare il benvenuto ad essi con tanto di autobotte sul Lungomare. Tralasciando i numerosi problemi riguardanti la difficile situazione economica degli esercizi commerciali, la grave condizione di disoccupazione giovanile e non, i tre consiglieri targati Pd hanno ritenuto più opportuno focalizzarsi sul regolamentare le coppie di fatto e sul concedere la cittadinanza agli immigrati. Su tale presa di posizione, sarebbe interessante conoscere l’opinione del presidente del consiglio Antonio Franco che tanto si era battuto – in forza di ragioni ideologiche e morali – contro il casinò che, certamente, avrebbe generato un notevole incremento economico per la città. In quell’occasione per l’ex responsabile dell’Azione Cattolica cefaludese, la realizzazione del casinò cozzava fortemente con i valori cristiani rappresentando corruzione e depravazione. A onor del vero il prof. Antonio Franco non ha ancora firmato le proposte presentate dal gruppo consiliare del Partito democratico di cui è membro. Si profila pertanto l’ennesima spaccatura fra le anime del Pd composto da una parte più progressista ed una più “Teodem” rappresenta dal presidente del Consiglio comunale.

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