Collesano. Questione Rai, protesta il Sindaco Meli

Quella della ricezione dei programmi televisivi a Collesano e dintorni è una questione che si trascina da anni. Tutto sembrava risolto e andare verso una soluzione, ma una nuova presa di posizione da parte della Rai volge tutto in negativo. Dopo aver ottenuto la concessione edilizia, la Rai crea nuovi problemi a causa di una loro nuova relazione sindaco meli jpgtecnica che ipotizza caduta massi. È quanto emerge da una nota inviata dal primo cittadino Giovanni Battista Meli, a Rai Way e all’Agenzia delle Entrate che fa seguito ad una nuova ricognizione dei luoghi da parte di tecnici che hanno dichiarato il sito precedentemente individuato non idoneo per lo scopo. La cosa è ancor più sconcertante perché erano stati altri tecnici della Rai nel 2007 a dire che il posto prescelto era adeguato per la costruzione di un ripetitore televisivo che avrebbe risolto i problemi di ricezione non solo per l’abitato di Collesano ma per tutto il circondario. E proprio facendo seguito a tale individuazione il Comune si era assicurata la disponibilità del terreno, sostenendo le conseguenti spese per acquisire la proprietà del terreno individuato, e successivamente adoperandosi per avere tutte le autorizzazioni necessarie. Tutti ormai erano certi sul buon esito ma un recente sopralluogo tecnico, a quanto pare, arriva alla conclusione ritenendo il luogo inidoneo a causa di una ipotetica possibilità di caduta massi che potrebbe verificarsi nelle vicinanze del sito da loro stessi identificato per la costruzione del ripetitore, che i più ritengono al quanto remota. Dura la reazione del sindaco Meli che, fin dal suo insediamento, si è adoperato in tutti i modi per risolvere definitivamente un problema che è fortemente sentito da tutta la cittadinanza. Il sindaco Meli dichiara: “Sono arrivato alla determinazione che non ha più alcun senso sprecare energie nel tentativo di vincere una guerra nei confronti di questo comportamento simbolo della peggiore burocrazia. Non ci sono più giustificazioni da poter fornire ad una comunità che ha il diritto di avere assicurato un servizio per il quale, peraltro, paga anche un canone”. A quanto pare verrà convocato il consiglio comunale per dibattere l’argomento e non si escludono iniziative di mobilitazione e di protesta sia a livello regionale che nazionale.

Rosalba Asciutto

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