La Fondazione Mandralisca sulle orme di Antonio Presti

A margine della conferenza di apertura dei lavori dell’Earth day 2014 abbiamo incontrato Antonio Presti, presidente della fondazione Fiumara d’Arte, uno dei relatori dei lavori della giornata legata a filo doppio col futuro del mandraliscapianeta. “La nostra Sicilia deve riacquistare la propria identità culturale -ha esordito Presti- un popolo senza coscienza è destinato a subire passivamente nuove dominazioni che oggi sono, innanzi tutto, di carattere economico. Le multinazionali stanno facendo di tutto per imporre le loro politiche, abbiamo il dovere di ribellarci di fronte a questi soprusi che si perpetrano nel silenzio. La Sicilia è terra di grandi cervelli, spogliamoci di vecchi retaggi culturali, legati ai termini mafia e antimafia, solo chi ha coscienza e consapevolezza delle proprie potenzialità riesce a non essere dominato”. Ha fatto cenno all’identità culturale, Cefalù sta perdendo il Museo Mandralisca, una delle icone della cultura della cittadina normanna, voci sempre più insistenti la indicano tra i papabili alla guida della fondazione del museo dell’Ignoto, accetterà? “Nessuno, a oggi, mi ha formulato una proposta formale a riguardo, se dovessi riceverla dovrò innanzi tutto approfondire la mia conoscenza riguardo alla situazione economica e patrimoniale dell’ente, prima di poter sciogliere il suo interrogativo – continua Presti – una cosa dovrà però essere chiara per tutti: non ho e non avrò né padri, né padrini, né padroni. Occorreranno progetti di rilancio innovativi che non potranno mai essere schiavi della politica”. Quale messaggio vuole veicolare ai giovani che oggi hanno presenziato alla conferenza? “Il futuro li dovrà vedere protagonisti per fare ciò è necessario acquisire una forte coscienza, solo in questo modo potranno non essere schiavi”.

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