Palermo, conferita cittadinanza a leader Palestinese Marwan Barghouti

Cittadinanza Marwan Barghouthi 08In occasione della settimana di mobilitazione per la libertà di Marwan Barghouti e di tutti i prigionieri palestinesi, oggi pomeriggio a Palazzo delle Aquile, il Sindaco Leoluca Orlando, ha conferito la cittadinanza onoraria al leader palestinese incarcerato dal 15 aprile 2002 in una prigione di massima sicurezza israeliana.

L’onorificenza, la prima rilasciata da un Comune italiano, è stata ritirata dalla moglie del dirigente di Al-Fatah, Fadwa Barghouti. 
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, l’ambasciatrice palestinese in Italia Mai Al Kaila, Luisa Morganitini, coordinatrice del Comitato Internazionale della Campagna “Free Marwan Barghouthi and all palestinian prisoners”,  gli assessori, Giusto Catania, Agata Bazzi e Barbara Evola, e il presidente della Consulta delle culture di Palermo, il medico palestinese Adham Dawarsha.

“E’ con grande onore che accogliamo Marwan Barghouti tra i cittadini palermitani – ha detto il Sindaco Leoluca Orlando – Prigioniero politico da  dodici anni (proprio oggi è l’anniversario del suo arresto), Barghouti rappresenta la volontà di pace in Medio Oriente, e anche chi non condivide questo nostro atto in futuro ricorderà come anche gesti piccoli come quello di oggi saranno serviti per ridare pace a quella terra”.

La moglie di Marwan Barghouti, Fadwa, ha sottolineato che sono più di cinquemila i prigionieri politici palestinesi. “Oggi da Palermo – ha poi aggiunto – si accende una luce che illumina la cella dove mio marito è rinchiuso da dodici anni”. La signora Marghouti ha ricordato quindi la battaglia per la pace e la convivenza che il marito ha sempre portato avanti. “Il popolo palestinese – ha detto – è un popolo che vuole vivere in pace con tutti i suoi vicini”.

La cittadinanza onoraria da parte del Sindaco Leoluca Orlando, segue la sua adesione nel dicembre 2013 alla campagna per la liberazione di Marwan Barghouti, Promossa da Assopace Palestina e dalla Fondazione Lelio, a cui diedero sostegno, tra gli altri, Egidia Baretta, Moni Ovadia, Don Ciotti, Gino Strada, oltre a 5000 palestinesi, tra cui 16 parlamentari, ancora detenuti per motivi politici nelle carceri israeliane

Nato a Ramallah 55 anni fa, Marwan Barghouti è uno dei massimi dirigenti di Al-Fatah, l’organizzazione politico-militare palestinese fondata da Yasser Arafat, a cui aveva aderito all’età di 15 anni. Dal 2002 è in un carcere di massima sicurezza israeliano con una condanna a cinque ergastoli.
Laureato in Storia e poi anche in Scienze Politiche, Barghouti è stato dirigente di Al-Fath ed è stato uno dei principali organizzatori della prima Intifada per la Striscia di Gaza nel 1987. E’ stato poi leader anche della seconda Intifada, lanciata dopo la celebre visita del premier israeliano Sharon, il 28 settembre 2000, sulla Spianata delle moschee a Gerusalemme. Tra la prima e la seconda Intifada, entrò a far parte (1996) del Consiglio Legislativo Palestinese, dove si schierò a difesa del processo di pace israelo-palestinese.
Nel 2001 venne sventato un tentativo di assassinarlo. L’anno successivo venne arrestato dagli israeliani, che lo processarono imputandogli diversi omicidi commessi da uomini considerati al suo comando. Barghouti si è sempre dichiarato innocente, ma nel processo si rifiutò di difendersi non riconoscendo la legittimità del tribunale israeliano.
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