Termini Imerese esce dalla Città Metropolitana: “noi insieme alle Madonie e a Cefalù”

L’Amministrazione Comunale, guidata da Totò Burrafato, all’unanimità dice no alla Città Metropolitana di Palermo ed approva un atto d’indirizzo con il quale Termini Imerese avvia il distacco dalla Città Metropolitana di Termini imeresePalermo per promuovere la costituzione del Libero Consorzio “Termini-Cefalù-Madonie”.

La legge regionale 8, pubblicata sulla GURS del 28 marzo 2014, prevede infatti l’istituzione delle Città Metropolitane e dei Liberi Consorzi di Comuni, alla luce della soppressione delle Province Regionali. La suddetta norma include uno specifico articolo che individua tre Città Metropolitane (Palermo, Catania e Messina). Termini Imerese, secondo un vecchio provvedimento, richiamato per volontà del legislatore nazionale, è inclusa nel raggruppamento che fa capo a Palermo.

Tale scelta, rilevante anche per la successiva razionalizzazione di funzioni nei diversi livelli di governo, non è in linea con il percorso che questa Amministrazione comunale ha avviato nel luglio 2009. Tale percorso infatti ci ha visti convinti protagonisti nella costruzione di una Città a rete policentrica e diffusa unitamente ai territori dell’Imerese-Bassa Valle del Torto e delle alte e basse Madonie che ha portato ad un raggruppamento di altri 27 Comuni per un bacino complessivo di circa 130 mila abitanti. A questa aggregazione potrebbero aggiungersi ulteriori Comuni, che abbiano contiguità territoriale e affinità storico-culturali con la nostra area di riferimento.

“Oggi noi stiamo avviando un percorso che vogliamo condividere con gli altri comuni interessati e che è di grande rilievo strategico. Vogliamo far sì – ha precisato Burrafato – che la nostra città abbia un nuovo ruolo di regia nel nostro ambito territoriale al centro della Sicilia settentrionale e sia protagonista di un nuovo metodo di lavoro in tema di programmazione partecipata. Basta pensare, in termini concreti che, grazie alla determinante scelta di stare “assieme” alle Madonie, sono stati finanziati sui fondi comunitari 2007/2013 progetti di riqualificazione urbana del nostro centro storico per 17 milioni di euro. A questi si aggiungono ulteriori interventi già in atto e progetti di sviluppo che puntano ad una precisa scelta di rilancio economico e sociale della nostra città, a partire dal Termalismo, dal recupero del water-front e dalla valorizzazione delle nostre risorse culturali, storiche, archeologiche e naturalistiche”.

La delibera che sancirà il definitivo distacco dalla città metropolitana e l’avvio del nuovo percorso dovrà essere esitata, in ragione di indifferibili motivi dettati dalla scadenza voluta dal legislatore (27 settembre), dal Consiglio Comunale in carica e pertanto, potrà essere efficace solo dopo che l’assemblea cittadina si sarà pronunziata.

Successivamente, dopo la tornata elettorale, il nuovo consesso dovrà esitare una ulteriore proposta deliberativa, a maggioranza qualificata, che dovrà formalmente sancire la costituzione di un nuovo libero consorzio alternativo a quello esistente e coincidente con il territorio della ex Provincia di Palermo.

“Auspichiamo il senso di responsabilità di tutti i consiglieri, di maggioranza e di opposizione – ha concluso il Sindaco Burrafato – affinché attorno alla convinta prosecuzione di questo percorso di cooperazione con le Madonie, ci sia il più largo appoggio politico accompagnato dalla precisa volontà e dalla perseveranza nel rimarcare sempre più la vocazione della Città di Termini Imerese ad assumere un ruolo di leadership nell’ambito della area madonita”.

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