Accordo Comune-Consiglio notarile, niente più certificati anagrafici e di stato civile su carta

Per stipulare un atto notarile, niente più certificati anagrafici e di stato civile su carta.  Palermo è la prima città in Sicilia dove i notai, dopo la definizione dei protocolli tecnici e la fase di sperimentazione, potranno accedere per via telematica alla banca dati anagrafica comunale e acquisire in tempo reale i certificati necessari per la stesura di atti notarili.

Lo prevede un accordo tra il Comune e il Consiglio notarile di Palermo, sottoscritto a Villa Niscemi alla presenza del Sindaco Leoluca Orlando.

Un’applicazione web consentirà ai dati di viaggiare per via telematica con risparmio di tempo e di denaro per i cittadini, gli uffici comunali e i notai.

Il servizio innovativo servirà a semplificare le procedure amministrative, snellire gli accessi e ridurre i tempi e le spese necessarie a ottenere dei dati di atti di stato civile e atti anagrafici (nascita, matrimonio, residenza, stato di famiglia, morte). I notai invieranno al Comune per via telematica le copie degli atti con firma digitale. Si elimina la trasmissione cartacea agli uffici competenti con risparmio di tempo e facilitazioni per la gestione logistica degli archivi comunali. L’amministrazione comunale ha dunque accolto la richiesta di collegamento telematico presentata già nel 2002 dal Consiglio nazionale del Notariato.

“Il protocollo con l’ordine dei notai – ha dichiarato il Sindaco Leoluca Orlando – colloca la città di Palermo all’avanguardia nel panorama nazionale, riconoscendo il giusto ruolo di pubblici ufficiali alla figura professionale dei notai la città di Palermo avrà benefici nella gestione dei servizi anagrafici”.

“Ci troviamo di fronte – sottolinea l’assessore alla Partecipazione, Giusto Catania – ad un modo concreto per rendere servizi migliori alla città ed alleggerire il carico di lavoro e le file all’Anagrafe e nelle postazioni decentrate del Comune. Questo protocollo d’intesa servirà da apripista per costruire corsie preferenziali per soggetti portatori di interessi diffusi per l’accesso all’Anagrafe.”

“Le procedure avverranno nel rispetto della certezza e veridicità dei dati utilizzati” – dice il notaio Renato Caruso, presidente del Consiglio notarile di Palermo.

Il servizio è attivo dal 2008 in altre 19 città del nord Italia, ma Palermo è la prima in cui la gestione del sistema informatico sarà curata direttamente dal Consiglio nazionale del Notariato che garantirà gli accessi sia per quanto riguarda l’identità che la qualifica del notaio che accederà alla banca dati anagrafica comunale.

“Questo consentirà in futuro – spiega il notaio Enrico Maccarone, componente della Commissione informatica del Consiglio Nazionale del Notariato – di poter utilizzare la stessa piattaforma informatica a livello nazionale per la consultazione anagrafica telematica su tutti i comuni del territorio nazionale”. Palermo aderisce al progetto ‘Reti Amiche’ avviato nel 2008 grazie ad un protocollo d’intesa sottoscritto tra il Ministro della Funzione pubblica e il presidente del Consiglio nazionale del Notariato.

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