Furto di oggetti di rame nel cimitero di Collesano

furto cimiteroI fatti si sono verificati nella notte di martedì 20 maggio quando ignoti si sono introdotti nel cimitero di Collesano portando via suppellettili e arredi in rame, soprattutto portafiori. Un primo sopralluogo effettuato martedì dalle autorità competenti ha portato a questi risultati: “Le tombe complessivamente interessate – riferisce il comandante dei Vigili urbani, Giuseppe Di Carlo, – sono una diecina. Nelle due sepolture comunali più antiche sono state razziate 73 tombe”. Dopo una attenta ricognizione da parte dei responsabili di tutte le tombe gestite da Confraternite, Società Cattoliche e laiche, i dati sono i seguenti: comunale nuova 56, comunale vecchia 17, lavoratori 70, società agricola 30, evangelica 7, S. Giuseppe 50, S. Rosario 24, S. Crocifisso 5. Sull’accaduto l’assessore comunale ai lavori pubblici, Salvo Fullone ha dichiarato: “Si tratta di atti vandalici ai danni delle tombe dei poveri defunti riconducibili alle condizioni economiche che attraversa la società di oggi”. Dello stesso tenore l’opinione del sindaco G.B. Meli, anche se questo non potrà mai giustificare l’accaduto. Mentre già si pensa a controlli più assidui e accurati del territorio e dei luoghi non escludendo anche quelli di natura elettronica, comprensibili le reazioni della popolazione che si possono riassumere così: “E’ un atto vile e profondamente irrispettoso”; “chi non ha rispetto per i morti non può essere chiamato uomo; “facchini e miserabili ladri da strapazzo”, e così via con gli auguri peggiori e l’auspicio che le Forze dell’ordine riescano presto a individuare i colpevoli che, alla fine, rischiano tanto per qualche centinaio di euro, arrecando disagio a tanti che, come loro, soffrono la crisi e dovranno affrontare le spese per ripristinare il decoro delle tombe dei loro cari. In certe circostanze è bene ricordare il ruolo degli enti di assistenza, accoglienza e beneficenza anziché andare a razziare un luogo sacro.

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