Cefalù Calcio: reazione d’orgoglio a Mistretta, da 2-0 a 2-2

E’ successo un po’ di tutto allo stadio Lentini di Mistretta, nel recupero infrasettimanale della ventesima giornata di Promozione (gara rinviata la settimana scorsa causa impraticabilità del campo). Il pareggio colto allo scadere dal Cefalù suona come una beffa per la squadra di Randazzo, che protesta animatamente insieme ai propri tifosi, ma alla fine gli errori di entrambe le squadre – terna compresa – finiscono per compensarsi.

PRIMO TEMPO SOLO MISTRETTA- Due stoccate improvvise feriscono la retroguardia gialloblu nel primo tempo, con la squadra di Minutella che per poco non cede, come capiterebbe a tante squadre di fronte ad uno svantaggio significativo. Aldilà di una reazione obbligatoria e dirompente nella ripresa, c’è da considerare l’altra faccia della medaglia: un approccio completamente sbagliato nel primo tempo, che rischiava di costare carissimo. Basta un quarto d’ora ai padroni di casa che, in un match fino a quel momento di basso profilo tecnico, si portano avanti con un colpo a freddo: Paone tenta un tiro velleitario dai 25 metri e tanto basta per mandare in tilt Tarantino, che si vede sgusciare clamorosamente la palla dai guantoni, consegnando di fatto l’1-0 al marcatore Craccò. Reazione molle, che nulla produce, e ancora sofferenza al 33’, con lo scambio Craccò-Salerno al limite dell’area piccola, con Ferrara e Mantia che si lasciano scappare la punta, sulla cui conclusione interviene eroicamente Compagno che ci mette la gamba e blinda la porta. Due minuti più tardi il parziale si fa ancora più pesante: Filetto A., lanciato a rete da Salerno, sferza la stoccata vincente e trafigge Tarantino una volta trovatosi a tu per tu. La posizione di partenza dell’ala, però, è in offside.

TUTTO D’UN FIATO- Si va negli spogliatoi con uno svantaggio difficile da recuperare, e con la squadra normanna che delude: i cefaludesi costruiscono tanto, ma male, contro un Mistretta decisamente più opportunista. Le assenze di D’Amico – convocato, ma non al top – e di Badalamenti oltre allo squalificato Ingrassia, pesano. Nonostante tutto, nella ripresa a forti tinte gialloblu accade qualcosa: i messinesi esauriscono il carburante adagiandosi sul risultato, e questo spiana la strada ad un Cefalù trascinato dalla grinta della sua linea verde. Minutella gioca la carta Sferruzza togliendo Mantia, un difensore, e buona volontà a parte, si colpisce sempre da lontano con Ceraulo, senza mai giungere in area. Prima della rete che dimezza lo svantaggio, Salerno trova nuovamente a disposizione la prateria al 52’, bruciando Compagno nello scatto ma angolando debolmente una volta giunto vicino al fondo: Tarantino questa volta blocca e si riscatta. Al terzo tentativo pericoloso di giornata, Ceraulo riesce: il minuto è il 56’, la punizione è battuta da Ferrara che pesca benissimo il centrocampista abile a colpire di testa il pallone del 2-1. Fatto curioso al 68’: Melidone, infortunato, non può più proseguire l’incontro e così, non potendo essere soccorso in ambulanza, la partita è temporaneamente sospesa e il giocatore sarà trasportato fuori addirittura in automobile, direttamente dal rettangolo di gioco; tanto basta per giustificare i sette lunghissimi minuti di recupero che hanno portato al 2-2. Gli ultimi minuti di recupero sembrano una sofferenza prolungata: Musumeci supera se stesso su un tiro eccezionale di Tomasello dalla trequarti, e all’82’ non può nulla su Sferruzza che, dopo essersi bevuto mezza difesa, fallisce il diagonale spedendo di poco a lato del palo più lontano. Bisognerà pazientare fino al 90’+7’, quando Fazio manda in visibilio i suoi, gettando invece nello sconforto e nella rabbia i tifosi di casa. Semplicemente al bacio la punizione di Ferrara per l’attaccante che sbuca fuori dalla mischia bucando la porta. Si festeggia ancora una volta per un punto sofferto quanto meritato, specie per la reazione mostrata dopo essere andati sotto nel punteggio. Restano le ultime quattro trasferte in questo scorcio di campionato per il Cefalù: la prossima, Sabato a Rocca contro la Mamertina, ma la più lunga di tutte, attesa nel finale di stagione, sarà quella di Merì.

Mistretta 2-2 Cefalù

Mistretta (4-4-2): Musumeci; Filetto F., Veneroso, Melidone (amm.21’; 64’ La Via), Pidone (amm.89’); Paone, Salamone, Rinaldo, Filetto A.; Salerno, Craccò. All.Randazzo. A disposizione: Amato, Pruiti, Lentini, Spinnato.

A.S.D. Cefalù Calcio (4-3-3): Tarantino; Compagno, Mantia (46’Sferruzza), Ferrara, Amuzu; Ceraulo cap., Bertolino, Caronia; Insinna (75’Vaiana, amm.80’), Tomasello, Fazio. All.Minutella. A disposizione: Fiduccia, Marsala, Emanuele, D’Amico, Vaiana, Hien.

Arbitro: Costantino di Barcellona Pozzo di Gotto

Reti: 14’Craccò; 35’ Filetto A.; 56’ Ceraulo; 90’+7’ Fazio

L’addetto stampa – Gianmarco Cesare – www.cefalucalcio.it

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