Sfondano la vetrina del parrucchiere e fuggono con uno scooter rubato

E’ successo questa mattina poco dopo le 04.10 quando una gazzella dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo su segnalazione della Centrale Operativa del Comando Provinciale,  è intervenuta in via Sammartino dove era stato segnalato un furto presso una parrucchieria.  Il primo equipaggio una volta svoltato l’angolo, si è trovato davanti  due giovani uscire da una parrucchieria.

I due identificati in DI GREGORIO Nicola, palermitano classe 1985 e CERNIGLIA Francesco, palermitano classe 1993, entrambi volti noti alle forze dell’ordine e risultati essere già sottoposti alla misura di prevenzione dell’avviso orale,  accortisi dell’arrivo dei Carabinieri salivano su di uno scooter Honda SH allontanandosi contromano in via Turrisi Colonna. Il 30 enne che si trovava alla guida del mezzo, a causa della forte velocità perdeva il controllo andando a sbattere contro una macchina in sosta. I due caduti a terra, proseguivano la fuga a piedi venendo fermati dopo pochi metri, grazie all’ausilio fornito da altri equipaggi giunti sul posto.

Contestualmente veniva recuperata la refurtiva asportata poco prima dal negozio: una cassa subwoofer, un computer marca Dell, una tastiera per computer, un monitor per computer MC Style e un televisore marca LG,  riconsegnata al titolare dell’attività in sede di acquisizione di denuncia. Poco distante dal negozio veniva rinvenuti e sequestrati: un mazzuolo, utilizzato dai due per spaccare il vetro antisfondamento della parrucchieria, una chiave da meccanico 12/13 ed un blocca disco.

Lo scooter Honda SH utilizzato per la fuga, risultava essere stato rubato poche ore prima in via Polara, venendo restituito al proprietario. I danni arrecati alla parrucchieria stimati dalla proprietà e confermati a seguito di denuncia, ammonterebbero a circa 5.000 €. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria i due sono stati tratti in arresto con l’accusa di furto aggravato in concorso e nella mattinata odierna tradotti presso il Tribunale di Palermo per essere giudicati con il rito direttissimo.

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