Sagra della Spiga: in chiusura il grande corteo di Demetra

Sta per giungere al termine anche la 52° edizione della Sagra della Spiga, manifestazione folkloristica di carattere campestre, realizzata dal Comune di Gangi con il sostegno della Pro Loco, che rievoca i costumi, le tradizioni e la cultura della vita contadina delle alte Madonie come erano un tempo, intrecciandole alla mitologia pagana ed in particolare alla celebrazione del mito della dea Demetra. La Sagra della Spiga vuole essere sintesi ed emblema dell’antica storia di questo borgo medioevale che affonda le sue radici ben più indietro nel tempo quando presso i romani era nota come la ricca terra di Engium (Engyon per i greci).

“C’è presso Engium un tempio dedicato alle dee Madri, il più ricco di Sicilia, ove anche Scipione l’ Africano, reduce dalle sue vittorie, lasciò in voto tutto il suo bottino. Molte furono le statue e i tesori che Verre con mano sacrilega asportò. Ma non osò toccare la bronzea lastra su cui lasciò, a ricordo, inciso Scipione il suo nome..” Scriveva Cicerone nelle sue “Verrine”.

corteo di demetraDi quel tempio ormai si sono perse le tracce. Ma rimangono custodite, nel locale Museo Civico (presso Palazzo Sgadari), le testimoniante di una civiltà antica, fortemente legata al culto delle Dee Madri, come testimoniato da Cicerone. Come del resto rimane impresso nel senso di questa particolare manifestazione l’intreccio fra storia e mito di cui è intessuta la cultura gangitana che ha attraversato i secoli, fino ad arrivare intatto ai giorni nostri.

Il Corteo di Demetra, anticipato in mattinata dalla sfilata di gruppi folk e carretti siciliani, si svolgerà domani pomeriggio dalle 17.30, nel centro storico di Gangi,costituisce il momento centrale e più spettacolare della Sagra. Diviso in diverse sezioni, rappresenta un vero e proprio viaggio indietro nel tempo, curato fino ai minimi particolari. U corteo di Ziti, che rievoca la comune usanza delle famiglie borghesi di far precedere allo sposalizio una Kermesse a Cavallo dei due sposini e dei rispettivi parenti. La vita dei campi, rappresentazione delle diverse fasi del ciclo produttivo: aratura, semina, mietitura e raccolta. U’ Bagliu du Baruni presenta le figure tipiche di una famiglia baronale del primo novecento e tutte le maestranze ad essa legate. Chiude la sfilata La Sezione Mitologica con la sfilata di tutte le divinità e i personaggi mitologici legati al culto di Demetra.

corteo di demetra Artemide, dea della Caccia, divinità lunare seguita da Apollo, dio del sole, entrambi a cavallo. Dioniso, accompagnato da Arianna e seguito da Sileno. Pan, semidivinità dei pascoli e delle selve. Quindi le Meeteres, Dee Madri, e per ultima, in trionfo la bellissima Demetra, circondata da spighe lavorate ad arte dagli artigiani locali. E’ proprio in questa sezione che si può apprezzare a stravula, un antichissimo mezzo utilizzato per lo spostamento di pietre, prodotti agricoli, grano e quant’altro da un campo all’altro, simile a una grande slitta trinata da 2 buoi. La manifestazione è chiusa da U Pisatu, commedia musicale in vernacolo che rievoca la trebbiatura e le antiche usanze ad essa legate.

POTREBBE INTERESSARTI