Acqua pubblica a Castelbuono: parla la minoranza

Qualche settimana fa abbiamo dato la notizia che un impianto per l’erogazione di acqua aperto il pubblico era stato inaugurato anche a Castelbuono, con un’iniziativa fortemente voluta dalla giunta Tumminello. Ora i consiglieri di minoranza, tramite una nota, hanno sollevato alcuni dubbi e perplessità su come il progetto è stato portato avanti.

Questo metodo di trattamento e distribuzione dell’acqua si è molto diffuso negli ultimi anni in diversi comuni e anche a Castelbuono, durante l’amministrazione Cicero, un impianto era stato installato per servire gli alunni della mensa. L’acqua naturizzata* sta trovando sempre più larga diffusione: in alcuni comuni vi sono negozi dell’acqua, altri hanno realizzato gli impianti e gli incassi della vendita dell’acqua vanno nelle casse comunali, mentre ci sono amministrazioni che si sono spinte ad offrire questo servizio gratuitamente.

L’accordo per la realizzazione dell’impianto pubblico a Castelbuono è stato preso nell’ottobre del 2015, dopo che la società Water Project 2G aveva presentato una proposta in merito. E qui sorge il primo dubbio ai consiglieri: “Questa società è stata scelta a seguito di un avviso pubblico?” scrivono i membri dell’opposizione. 

Altre perplessità sono sorte intorno alla questione dell’allaccio dell’impianto alla rete elettrica, e al mancato rispetto delle prescrizioni della Soprintendenza ai beni culturali in merito all’aspetto che avrebbe dovuto avere la “casa dell’acqua”, che prevedeva di evitare le stampe sui pannelli a favore di un aspetto più in sintonia con l’ambiente. Ricordano inoltre che il progetto della “casa dell’acqua” era stato già approvato dalla giunta Cicero, con l’obiettivo di costruire e gestire la struttura direttamente, affinché gli incassi fossero introitati dal comune, che li avrebbe potuti reinvestire nella realizzazione di opere di manutenzione dell’acquedotto comunale.

“Quale utilità o vantaggio ne sta traendo il comune? – si chiedono Perché questo continuo scempio delle leggi e della sua conseguente morale? Questa esperienza amministrativa della giunta Tumminello non rappresenta l’anima di Castelbuono.”

*Nota a margine
In merito alla definizione di “Acqua Naturizzata” è arrivata in redazione una nota di precisazione da parte di SIDEA ITALIA, Azienda di Firenze che da quasi 40 anni opera nel Trattamento dell’acqua ad uso alimentare, dispone di un proprio Brevetto denominato ” Sistema di Naturizzazone® “, ed è proprietaria del Marchio ” Acqua Naturizzata® “. Sidea Italia non ha installato alcun Impianto a Castelbuono, né direttamente né tramite i propri Concessionari, e fra i Clienti non annovera Water Project 2G,la Società che installato la Casa dell’acqua, per cui è improprio affermare che quella erogata possa essere acqua naturizzata.
Il predetto termine era stato erroneamente utilizzato nella nota a firma dei consiglieri di Castelbuono e per questo motivo in seguito riportato nell’articolo.

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