Geraci, quarta edizione della “Via dei presepi”

la-via-dei-presepi3È ormai giunto alla quarta edizione il progetto didattico denominato “La finestra di fronte”, nato per iniziativa dell’Istituto Comprensivo di Geraci, e realizzato in collaborazione con la Parrocchia Santa Maria Maggiore, con la Comunità Alloggio “San Pio”, con i centri di accoglienza per minori migranti “Sant’Antonio” e “San Pietro” e con il Centro di Accoglienza Straordinario “Parrivecchio”.

Il progetto è articolato in vari momenti, scanditi da attività e laboratori didattici, guidati da docenti, educatori e catechisti. Si propone di diffondere i valori della solidarietà e dell’accoglienza dell’altro e di far sì che si possa raggiungere un alto livello d’inculturazione e d’integrazione tra i migranti e gli ospiti delle comunità e il tessuto sociale geracese.

Quest’anno il progetto, in vista del periodo natalizio, si è concentrato sull’allestimento, presso i locali dell’Istituto Comprensivo, della “Via dei Presepi”, un interessante percorso tematico basato sull’esposizione di presepi, realizzati in forme e materiali diversi dai ragazzi di Geraci e da tutti i ragazzi ospiti dei centri.

Nell’ambito del percorso è stato collocato anche il “carretto dei doni” contenente la-via-dei-presepi5tanti piccoli manufatti realizzati dagli stessi ragazzi partecipanti alle attività. Il momento finale del progetto si è tenuto ieri e ha registrato la presenza alla mostra di numerosi visitatori, che sono stati guidati nel percorso dai ragazzi stessi, potendo così apprezzare l’eccellente l’impegno profuso da tutti nella realizzazione delle attività progettuali.

Molto incoraggiante anche il risultato della raccolta di fondi per finalità di beneficenza promossa ambito della manifestazione. Si conferma, quindi, la straordinaria valenza educativa e didattica del progetto “La finestra di fronte”, che vuole dare sempre più spazio e significato alla serena convivenza all’interno della comunità locale. Un’occasione per costruire “ponti” all’insegna della vera accoglienza, del reciproco rispetto e dell’autentica solidarietà.

Antonio Anatra

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