Chiude il distaccamento Forestale di Castellana Sicula

Da una ridistribuzione dei presidi di distaccamenti forestali, alcune strutture della provincia di Palermo potrebbero essere riviste e messe in discussione ad una possibile valutazione di accorpamento e chiusura parziale o totale. A questa si è aggiunta anche quella di Castellana Sicula in contrada Nociazzi, ove il Governo siciliano in un ambito di riduzione di spese di affitto e visto anche il numero limitato di Guardie Forestali in forza, sta cercando di raggruppare e rivedere il tutto in un ottica di risparmio, con lo scopo di far quadrare i conti e la forza effettiva. A questo dà visibilità o meno anche il dislocamento di ogni singolo ufficio posto in punti strategici di riferimento e, in base a fattori logistici, anche in ottica di presidio.

Il dirigente generale sta monitorando il tutto, con privilegio alla razionalizzazione di spesa pubblica e valutando nel contesto le lamentele degli interlocutori che si sono già fatti avanti. In ultimo quello del distaccamento di San Martino delle Scale, con l’intervento di deputati ARS che hanno dettato l’importanza di alcuni punti strategici di territorio e di impatto ambientale vitale, così come l’importanza che gli stessi hanno in caso di incendi.

Sulle Madonie restano attivi il distaccamento del Corpo Forestale e il Nucleo Soccorso Montano Madonie di Polizzi Generosa, quello di Petralia Sottana a cui è stato accorpato proprio Castellana (Nociazzi) e il servizio ippomontato, più il distaccamento di Gangi e quello di Lascari che raggruppa e chiude la concentrazione madonita. Si affianca, da qualche tempo, anche il duo Collesano-Castelbuono con circa 12 unità, rispetto a situazioni minori degli altri uffici dislocati o associati. Il tutto dipende dalla presenza di uomini e mezzi in territori a rischi disagiati o aspetti ambientali vantaggiosi a cui il distaccamento di Petralia Sottana (con sede in affitto) essendo a presenza di Parco delle Madonie ha una posizione privilegiata rispetto a Castellana Sicula (sede di proprietà).

Lo smantellamento del Corpo Forestale ha portato disagi e ripercussioni tali da non rimpiazzare e/o rinforzare un sistema di uomini e mezzi già in condizioni precarie e aggravato da una spending review che ancora non si riesce a capire con quali criteri e limiti di valutazioni venga effettuata, viste le situazioni in atto. La politica in questo contesto cerca di ricucire un sistema che ha avallato e distrutto in tempi non sospetti e, in vista delle prossime elezioni, tenta di riallacciare un qualcosa che si limita soltanto alla parziale sospensione di tale norma, fregandosene che le carte in tavola sono state già scoperte.

Antonio David

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