Cefalù: acqua “potabile” di nuovo a rischio

Acqua potabile (che potabile non è, come da ordinanza sindacale del giugno 2016), di nuovo a rischio a Cefalù. A solo un mese di distanza dal primo rischio di stop alla potabilizzazione da parte di Sorgenti Presidiana, eluso grazie ad un accordo che prevedeva la corresponsione di un acconto sulle fatture dovute, per tasca del Comune di Cefalù.

Un comune che, ora è chiaro a tutti, è titolare del servizio idrico da più di un anno, a far data dal febbraio 2016, ed è anche l’unico ente titolato per l’emissione delle bollette all’utenza; proprio attraverso la fatturazione ai cittadini il municipio avrebbe dovuto incassare le somme da versare a titolo di acconto a Sorgenti Presidiana per portare avanti l’accordo, ma così non è stato.

La posizione debitoria nei confronti della società di potabilizzazione si aggrava, e Sorgenti Presidiana sta per fare un passo indietro: non è più sostenibile il servizio, e non è più possibile sostenere ulteriori spese correnti necessarie per il processo di potabilizzazione. Si continuerà a produrre acqua potabile solo e soltanto fino a quando non finiranno le scorte strumentali, ma Sorgenti non garantisce più di qualche giornoE’ iniziato un nuovo conto alla rovescia per Cefalù.

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