Un Bestiario surreale negli scatti di Andrea Alessio

Gli animali vivono altrove, in un mondo complesso e surreale dove ogni rapporto è filtrato e innaturale. La mano umana è famelica e irriguardosa ed ogni atto è veramente contro-natura. Seguendo la scia dei bestiari medievali che irridevano e caricavano di significati reconditi ogni figura animale, il fotografo Andrea Alessio ha ricreato una sua personalissima sequenza di “gabbie” virtuali, venti immagini che sono un vero e proprio schiaffo alla vitalità, in un sapido bianco e nero. Alessio presenta il mondo selvaggio giocando con l’ambiguità del senso creando dubbio e interrogativi su ciò che si sta osservando. Ma gettando anche un forte dubbio sull’effetto illusorio dell’immagine.

Gli scatti di “Un_Natural Bestiary” – che hanno ottenuto un rilevante successo nelle gallerie di New York e San Francisco – approdano per la prima volta ad Agrigento, alla Fam Gallery, da martedì 8 agosto [inaugurazione: ore 19] al 3 settembre. La curatela è di Fabio Florio. Apprezzate al recente “Ragusa Foto-Festival”, le immagini di Alessio denunciano la lezione dei grandi fotografi con cui l’artista si è formato, da Gabriele Basilico a Guido Guidi, e da cui ha appreso il gusto per il vibrante bianco e nero, scelto. Le opere esposte offrono allo spettatore uno sguardo, intenso e particolarmente suggestivo, sul mondo animale e sul rapporto con l’uomo mettendo in evidenzia le conseguenze che la mano umana ha arrecato alla natura. Con la sua visione fotografica Alessio crea dei paesaggi surreali, ripresi da una realtà vissuta in quasi vent’anni di ricerca. La mostra crea un’atmosfera che trasporta lo spettatore in una dimensione dove si mescolano realtà e finzione. Tra gli obiettivi non c’è solo la mera rappresentazione fotografica, ma molto di più: la possibilità di superare quella barriera cognitiva causata dalla difficoltà di distinguere, in immagini “ferme”, ciò che è ancora vivo da ciò che non lo è più.

Il lavoro di Alessio fa parte di un’importante collettiva “Climate Smart Evolution”, che affronta il tema delicato e attuale, dei cambiamenti climatici. Da queste immagini, un unico messaggio d’allarme: l’estinzione di alcune specie animali causata dall’uomo e il conseguente cambiamento del territorio che fino a quel momento aveva delle regole e degli equilibri che permettevano la vita, faranno sì che resti soltanto un mero ed “innaturale” archivio.

 

Andrea Alessio. (Venezia, 1966) Fotografo italiano, lavora tra Pordenone, Treviso e Venezia. Ha studiato letteratura e cinema all’Università Ca’ Foscari di Venezia e ha continuato gli studi di fotografia con Gabriele Basilico, Guido Guidi, Silvia Camporesi, Joakim Eskildsen, Machiel Botman, Marco Zanta, Todd Hido, Pino Musi, Mark Steinmetz, Jason Fulford. I suoi lavori sono stati esposti, tra l’altro, per il suo 25 ° anniversario, al Diaframma di Milano, prima galleria d’arte privata dedicata esclusivamente alla fotografia; al Museo d’Arte Contemporanea di Bergamo e al Museo della Scienza di Milano, e più recentemente, in gallerie private di New York e San Francisco. Dopo una pausa nella sua carriera artistica, Andrea Alessio si è concentrato, dal 2011, su un lavoro personale, anche grazie all’incontro con Micamera, associazione culturale e bookstore, dedicata alla fotografia e alle forme di arte contemporanea lens-based. Alessio è stato il primo fotografo italiano pubblicato dalla casa editrice americana Nazraeli Press con il progetto “Before You, Santa Claus, Life Was Like a Moonless Night”, immagini di un NordEst italiano illuminato dalle sole luci natalizie che emanano un fascino quasi lunare.

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