Controlli dei Carabinieri alla Fiera degli animali

Lo scorso Ferragosto, in occasione dell’ormai tradizionale fiera degli animali che si svolge annualmente a  San Giuseppe Jato, giunta ormai alla 237^ edizione, i Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo hanno effettuato una serie di controlli finalizzati a verificare il rispetto della normativa in materia di benessere animale da parte degli operatori commerciali presenti nonché il rispetto della normativa in materia di commercio e detenzione di specie di fauna in via di estinzione tutelata dalla Convenzione di Washington (c.d. CITES).

Nonostante il clamore suscitato dal mondo dell’associazionismo di categoria nelle precedenti edizioni della fiera, il recente controllo ha dato esito sostanzialmente negativo in quanto, da una parte, non veniva riscontrata la presenza di esemplari soggetti ai limiti e alle prescrizioni in materia CITES e, dall’altra, non venivano ravvisate negli esemplari posti in vendita situazioni di maltrattamento o di detenzione in condizioni incompatibili con la natura dell’animale produttive di gravi sofferenze. Inoltre, gli esemplari sottoposti a controllo apparivano in condizioni generali di salute e di detenzione in linea con le previsioni normative e si rivelavano in buona parte in regola con gli obblighi di microchippatura (entro 180 giorni dalla nascita) e nel rispetto i limiti di età per la vendita/cessione previsti dalla norma a tutela degli animali di affezione (almeno 60 giorni dalla nascita).

Solamente in un caso veniva riscontrata una violazione del regolamento di polizia veterinaria nei confronti di un soggetto che deteneva complessivamente otto furetti (Mustela putorius furo) all’interno di alcune gabbie collocate nel vano portabagagli di un autoveicolo non idoneo, per caratteristiche costruttive, al trasporto degli animali in quanto oltre a essere privo di adeguate aperture utili all’aerazione e illuminazione dello spazio, non presentava un impianto di refrigerazione e di illuminazione all’interno. Inoltre gli animali risultavano detenuti al suo interno unitamente a materiali verosimilmente destinati all’abbandono come rifiuti.

A parte gli aspetti sopra menzionati per i quali il trasgressore è stato sanzionato, l’occasione è utile per segnalare alcuni aspetti interessanti relativi a questa specie relativamente poco nota agli appassionati di animali più “tradizionali”: il furetto

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