Cefalù rischia grosso con l’apertura del Club Med

Dopo innumerevoli pose della prima pietra, finalmente, nell’aprile dello scorso anno, è stata firmata la concessione edilizia per la costruzione del nuovo Club Med di Cefalù. La nuova struttura, unica nel suo genere in Europa, potrebbe rappresentare un boomerang per la cittadina normanna e non certo per negligenze del colosso del turismo internazionale che sta costruendo il resort a cinque tridenti, procedendo speditamente.

Una realtà di valore assoluto quella che verrà inaugurata nella prossima primavera e che con certezza contribuirà all’aumento di produzione di acque reflue, che saranno sì trattate, ma che verranno sversate nel collettore fognario del lungomare cefaludese.

Un canale a pelo libero che, già in alcuni periodi dell’anno, tracima, sversando i reflui direttamente sul terreno circostante. E’ lecito allora chiedersi che fine abbia fatto il denaro degli oneri di urbanizzazione che i proprietari del resort hanno versato e continuano a versare nelle casse comunali.

L’amministrazione con questi soldi avrebbe dovuto e potuto provvedere alla realizzazione di una nuova condotta fognaria, ma di questa nuova opera negli uffici comunali, ad oggi, non vi è traccia. C’è solo da sperare che i turisti d’elite, che la Perla del Tirreno si appresta ad accogliere, non siano d’olfatto fino o altrimenti che non soffi mai il vento da levante.

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