Si è svolto ieri al Tribunale di Termini Imerese, davanti al Gip Stefania Galli, l’interrogatorio di garanzia dei 23 dipendenti comunali indagati per i reati di falsa attestazione di servizio e truffa, in concorso. Secondo le indagini i dipendenti si assentavano dal loro posto di lavoro, scambiandosi i badge e coprendosi a turno: dei veri e propri “furbetti del cartellino”. Uno di loro, Carlo Ventimiglia, era già stato sospeso nel mese di marzo, con l’accusa di manipolare il sistema informatico per inserire timbrature a piacimento.
Secondo le indiscrezioni si sarebbero avvalsi della facoltà di non rispondere. Ora il giudice per le indagini preliminari si esprimerà in merito al rinvio a giudizio. Ora sono stati resi noti anche i nomi.
Tre nomi importati tra i dipendenti nell’occhio del ciclone: si tratta di Antonino Egiziano, ex segretario cittadino del Partito Democratico, e i due sindacalisti, Antonello Ambra, responsabile zonale della Cisl-Fp e Giovanni Conigliaro, responsabile territoriale della Cgil-Fp. Gli altri sono Rosario Arcodia, Giuseppe Battaglia, Roberto Cangelosi, Salvatore Castelli, Salvatore Corso, Antonino Cosentino, Agostino Demma Carà, Ignazio Demma, Giuseppe Di Lisi, Marcellino Di Maio, Antonio Di Novo, Francesco Farruggia, Francesco La Mantia, Salvatore Montimoregi, Rosetta Polizzi, Antonio Saladino, Antonino Salemi, Giacomo Scimeca, Salvatore Tucciarello.