E’ stato deciso negli scorsi giorni, da parte della giunta comunale di Castelbuono, lo spostamento del tradizionale ingresso della casa comunale da via S. Anna a quello secondario di via Discesa delle Poste. Sul fatto si è subito accesa la polemica, con il gruppo “Castelbuono in comune” in aperta opposizione alle decisioni della giunta guidata da Mario Cicero.
“La decisione presa dall’Amministrazione è strumentale e demagogica – dice il coordinamento di Castelbuono in comune – Considerare un gesto d’uguaglianza l’aver deciso arbitrariamente di costringere tutti i cittadini ad entrare da un ingresso destinato alle mamme col passeggino al seguito e ai disabili, congegnato già in origine in maniera errata, è un errore politico e culturale. Bastava semplicemente e più empiricamente dotare l’ingresso secondario di uno squillante campanello, ove si ravveda la mancanza di personale nel tener contemporaneamente aperti i due ingressi.”
Secondo gli oppositori, potrebbe nascere anche un problema di sicurezza dalla decisione di chiudere definitivamente l’ingresso principale: in caso di evacuazione di emergenza, infatti, impiegati e lavoratori presenti all’interno del municipio si vedrebbero costretti ad una fuga da un ingresso angusto e su una via secondaria, con grave rischio per l’incolumità.
“La decisione di aprire le porte – continuano i membri di Castelbuono in Comune – di via S. Anna soltanto per il consiglio e gli amministratori, come anticipato dal Presidente Piscitello al nostro Capogruppo, non ci troverà d’accordo per tanto annunciamo fin d’adesso che non entreremo dall’ingresso principale per il Consiglio se lo stesso non sarà aperto a tutti i Cittadini.”