Ridurre le tasse per fermare il calo demografico nei piccoli comuni siciliani

Presentata su internet (potete trovarla QUIda alcuni residenti nel Comune di Tusa una petizione con la quale viene chiesta per il Comune in oggetto, la dichiarazione di zona soggetta a desertificazione demografica. Si allega di seguito, il testo della petizione che potrebbe valere anche per altri Comuni siciliani, che, come Tusa, hanno subito nel corso degli ultimi anni un drastico calo demografico.

 

Negli ultimi decenni tutti i Comuni della Regione Sicilia (compreso il nostro) hanno subito un notevole calo demografico che li sta portando quasi a scomparire del tutto. Tra l’altro, anche a causa di questo calo, le politiche dei vari governi che si sono succeduti, basate soltanto sui numeri e non sulle reali esigenze della popolazione, hanno causato tagli a quasi tutti i servizi essenziali per la popolazione che è stata quasi costretta ad abbandonare le proprie case nei piccoli paesi. Sono stati chiusi e/o ridimensionati ospedali, scuole, tribunali, uffici governativi, creando una vera e propria discriminazione tra cittadini che vivono nelle città o in grossi centri, e cittadini che vivono nei paesi di provincia.

GRAFICO POPOLAZIONE COMUNE DI TUSA 2001-2015

Anche il patrimonio immobiliare si sta disperdendo, perchè gli immobili sono oggi gravati da tutta una serie di imposte, tasse, canoni, che ne rendono anti economico il possesso. 

Alla luce di quanto sopra, noi chiediamo l’adozione di misure speciali per questi Comuni, che consentano l’abbattimento o addirittura l’eliminazione di alcuni di questi balzelli che gravano sugli immobili non di lusso e siti nei Comuni che hanno subito negli ultimi anni un notevole calo demografico, simile alla desertificazione.

Tali misure potrebbero essere, l’abolizione totale dell’IMU, la riduzione al minimo della tassa rifiuti, la cedolare secca sugli affitti ridotta almeno al 10%, la detraibilità totale di qualsiasi spesa documentata effettuata sugli immobili, altre misure simili, tese a rendere più appetibile vivere in questi Comuni e cercare di dare un freno alla vera e propria desertificazione demografica attualmente in atto.

Pertanto, in prima battuta, chiediamo l’emanazione di una norma che dichiari il Comune a rischio desertificazione demografica ove sia consentito applicare normative speciali in materia tributaria, compresa la cedolare secca del 10% su tutti gli affitti, compresi quelli di breve durata;

in seconda battuta la riduzione dell’IMU, della tassa rifiuti, dei canoni per le utenze (acqua, luce e gas)  per le case ubicate nelle zone a desertificazione demografica;

in terza battuta la detraibilità totale di tutte le spese, documentate, sostenute per il mantenimento in efficienza degli immobili ubicati in tali zone.

 

Massimo Raimondi

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