Sarebbe arrivato alle minacce pesanti, L. B., telefonista di 23 anni, nato e residente a Termini Imerese, dipendente di una ditta di call center, pur di far cambiare gestore ad un uomo di 58 anni della provincia di Belluno. Truffe e minacce al telefono avvenute nel febbraio 2015, e di cui martedì si è tenuta la prima udienza.
Durante la telefonata con un cliente il giovane promoter termitano avrebbe reagito male al rifiuto di quest’ultimo di cambiare gestore, i suoi toni si sono fatti aggressivi e sono cominciate le minacce, tanto da indurre il cliente a registrare la telefonata, fino alla minaccia di staccare la corrente in caso di rifiuto.
Il 58 enne è quindi andato dai Carabinieri a denunciare la vicenda e la Procura del Tribunale di Belluno apre un fascicolo. Il magistrato da incarico agli investigatori di risalire a quella voce che avrebbe minacciato e tentato una truffa per mezzo telefonico. Martedì si è svolta la prima udienza, ma il processo è stato rinviato per impedimento del difensore di fiducia del giovane, l’avvocato Renato Vazzana, impegnato in un processo con detenuti presso il gup Palermo.