Amici a 4 zampe: quando Fido ha l’alito cattivo…

Se convivete con un cane o un gatto vi sarà capitato di notare, talvolta, che il vostro piccolo amico avesse un alito decisamente pestifero…

Oggi, in effetti, i nostri animali non sono più relegati, come un tempo, in giardino a catturare topi o fare la guardia ma, sempre più spesso, condividono con noi la casa, il divano, quando non il tempo libero e il letto. Insomma loro sempre più vicini a noi, e noi sempre più vicini alle loro bocche…a volte non proprio profumatissime!

Il tartaro e la carie dentale, con tutti i problemi che ne derivano, sono infatti frequentissimi nei carnivori domestici; prima di tutto perché essendo la loro alimentazione strettamente proteica, determina la formazione di tossine che vengono eliminate attraverso fegato e reni, questo può causare talvolta un certo grado alitosi.

A questo aggiungiamo che normalmente i carnivori in natura sarebbero portati a masticare piccole ossa e tessuti duri che avrebbero un’azione di pulizia meccanica sui denti; oggi invece la loro alimentazione “domestica” è costituita sempre più da alimenti soffici, e totalmente destrutturati; la patina batterica che si forma dopo il pasto non viene rimossa e si deposita sui denti sotto forma di placca e talvolta carie.

Spesso ci accorgiamo della placca quando questa ormai si è consolidata e trasformata in un spesso strato di tartaro che ricopre i denti.

Il tartaro oltre a formare sui denti concrezioni dure dette odontoliti, provoca l’infiammazione delle gengive, con dolorose gengiviti (che spesso impediscono all’animale di alimentarsi), o stomatiti quando l’infezione si estende a tutta la bocca.

Quando infine anche i denti perdono aderenza all’osso, si ha una parodontite con inevitabile perdita dei denti.

parodontite e odontoliti nel cane
parodontite nel gatto
parodontite nel furetto

 

 

 

 

 

 

 

La parodontite può avere conseguenze nefaste se i batteri si estendono ad altri organi, provocando infezioni locali o sistemiche; una delle più frequenti in questi casi è la pericardite, cioè l’infiammazione della membrana che riveste il cuore.

Ovviamente è possibile prevenire tutto questo applicando anche ai nostri amici a quattro zampe le più comuni regole di igiene orale.

Per esempio è una buona abitudine spazzolare loro i denti una volta al giorno (ma almeno 2-3 volte alla settimana) con uno spazzolino a setole morbide. Questo può essere difficile da effettuare nei gatti che spesso si dimostrano insofferenti a tale manovra.

Non deve mai essere utilizzato un dentifricio per uso umano che risulterebbe sgradevolissimo ai nostri piccoli amici: in commercio ne esistono vari tipi ad uso veterinario, all’aroma di carne, pesce, etc.

Si possono somministrare prodotti per la rimozione del tartaro: esistono per esempio vari tipi di sticks medicati, alcuni contenenti microgranuli o prodotti enzimatici che si rivelano molto efficaci; l’importante è affidarsi a prodotti di qualità.

Esistono infine spray orali che, se applicati periodicamente, prevengono la deposizione della placca.

Naturalmente la prevenzione ha un senso quando i denti sono ancora in buono stato. Se fossero già presenti danni importanti, allora si impone una visita dal veterinario, che controllerà lo stato della bocca del nostro amico, provvederà alla rimozione di eventuali denti mobili o cariati e, se necessario, effettuerà un intervento di detartrasi, ovvero di ablazione meccanica del tartaro.

Questo intervento dovrebbe essere sempre effettuato in anestesia, previa controllo cardiaco e -a discrezione del veterinario- dopo esami del sangue. Può essere effettuato con un ablatore ad ultrasuoni, anche se talvolta gli ablatori manuali si rivelano più efficaci per staccare il tartaro da eventuali tasche gengivali formatisi.

Una volta effettuata la pulizia dei denti, eventuali gengiviti regrediranno così come l’alitosi e Fido tornerà a riempirci di affettuose leccatine, senza mettere a dura prova il nostro naso.

Attenzione: questa rubrica ha carattere puramente divulgativo. Non può e non vuole in alcun modo sostituirsi alle visite ambulatoriali ne ai consigli del vostro veterinario di fiducia.

Dott.ssa Maria Concetta Cassata

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