Rinviato il processo a Riina, problemi di salute per il boss

E’ slittato il processo in corso a Milano al boss Totò Riina, in cui è imputato per minacce di morte al direttore del carcere di Opera Giacinto Siciliano. Le motivazioni alla base della decisione del Tribunale sarebbero riconducibili a  problemi di salute per il “Capo dei Capi”, che come comunica il carcere di Parma in cui è detenuto, gli impedirebbero di essere trasferito al di fuori della sezione detentiva per collegarsi in videoconferenza con l’aula del processo.

In mattinata era trapelato che Riina potrebbe aver subito un intervento, ma la notizia non è stata confermata nemmeno dal suo legale. Si è comunque presentato un impedimento, giustificato dalla certificazione sanitaria presentata dal carcere di massima sicurezza, dell’anziano boss a partecipare al processo che ha costretto il collegio, presieduto da Raffaele Martorelli, a rinviare il dibattimento di una settimana. Il processo, inizialmente rinviato di una settimana, è slittato al 16 gennaio prossimo.

I suoi legali avevano provato a chiedere per il boss mafioso lo stop del processo o in subordine una perizia per valutare la «capacità processuale», ossia di comprendere di essere sottoposto a un processo. Nella scorsa udienza dell’11 luglio, sulla base di una relazione dell’ospedale di Parma, il Tribunale di Milano aveva stabilito che, malgrado la «età avanzata» e le numerose «patologie», il boss ha la «piena capacità di intendere e di volere» e il procedimento deve andare avanti.

 

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