Halloween, il vero significato della festa

La festa di Halloween, che da qualche anno viene celebrata anche nel nostro paese, ha origini anglosassoni, che pescano nella tradizione celtica, molto più vicine alla nostra tradizione di quanto si pensi. Il nome deriva infatti probabilmente da una contrazione di “All Hallows Eve”, letteralmente la “notte di Ognissanti“.

Quello che i celti irlandesi intendevano festeggiare è la fine della stagione estiva, come interpretato dagli studiosi, che loro chiamavano “Samhain” (appunto “fine dell’estate”), e l’inizio di un nuovo anno, che cominciava appunto il 1° novembre. Fu solo nell’anno 840 che Papa Gregorio IV istituì il primo novembre come giorno del ricordo di tutti i santi cristiani, che prima si celebrava in date diverse a seconda delle tradizioni dei vari paesi, sovrapponendola alla più antica festività celtica.

L’avvento dell’anglicanesimo cancello poi dai calendari la festa di tutti i santi, ma la notte della vigilia, la notte di Ognissanti, continuò a essere celebrata. Anche i travestimenti da mostri e il “dolcetto o scherzetto” attingono dalla tradizione: entrambi venivano utilizzati per tenere lontani gli spiriti dei defunti dalle case. E ancora, anche dalla tradizione Medievale, quando la gente povera andava porta a porta in giorno di Ognissanti ricevendo cibo in cambio di preghiere per i defunti. A partire da metà ottocento, la festa prese sempre più piede anche negli Stati Uniti, portata dagli immigrati irlandesi.

Tutto ciò si avvicina molto a quelle che sono per i cristiani le festività dei morti. Perciò manteniamo sì vive le nostre tradizioni, che sono importantissime, ma senza avere paura di ciò che non conosciamo e che potrebbe essere più vicino a noi di quanto abbiamo sempre creduto.

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