Black Friday: il giorno che racconta una nuova era

black fridayE’ tempo di Black Friday: il giorno più atteso dagli amanti dello shopping è alle porte. Tra le innumerevoli tendenze esportate dal colosso America, spopola ormai in tutto il mondo il venerdì nero dedicato a pazzeschi sconti su un’infinità di prodotti commerciali, adottati da tantissime catene e negozi.

Giornata mobile, il Black Friday segue sempre il giorno del Ringraziamento statunitense e segna l’inizio del periodo delle feste e quindi anche degli acquisti convenienti. Si tratta di un fenomeno commerciale curioso che gli osservatori del mondo della finanza attendono per verificare l’ammontare della spesa dei consumatori, che ultimamente ha superato i 50 miliardi. Quello che spinge la gente all’acquisto è chiaramente la convenienza e la possibilità di trovare prodotti generalmente cari a prezzi che rasentano lo zero. Così tornano alla mente quei video in giro per il web in cui la ressa inonda i centri commerciali all’apertura, corre come verso il traguardo di una maratona e, come nei migliori GXT, scala la cima degli scatoloni che contengono un televisore 43 pollici al simbolico prezzo di 1 euro.

Ma questo è un caso limite. Di fatto però un fenomeno prettamente commerciale, inevitabilmente si è trasformato in sociale, cioè ha modificato il nostro modo di agire nel mondo del consumo. Ovviamente anche i siti on line si sono adattati all’avvenimento del Black Friday, per cui sarà naturale trovare graditissimi sconti anche comodamente da casa, dove alblack friday più si avrà a che fare con un sito intasato, ma con la certezza di rimanere incolumi fisicamente. A essere ferita davvero sembra essere solo la cultura del dono: viviamo un momento in cui ciò che ci manca, prima o dopo, possiamo ottenerlo in un semplice gioco a ribasso, senza nessuna negoziazione. Si è perso il senso del donare perché siamo fin troppo abituati a prendere ciò che ci occorre senza neanche tanto sacrificio.

Il Black Friday è insomma uno dei segni di quel mondo iperreale che va ormai oltre la globalizzazione, in un’era nuova le cui caratteristiche vanno ancora conosciute e comprese, che non riguarda tutti ma solo una parte, quella porzione di mondo ricca di interazioni, costantemente connessa e fascinosamente sregolata.

 

Sofia D’Arrigo

 

 

 

POTREBBE INTERESSARTI