Biotestamento, Vicari: “Vuoto normativo che va risolto”

“Affrontare la discussione di un  provvedimento cosi’ importante come il testamento biologico nell’atto finale della legislatura puo’ prestare questo tema a strumentalizzazioni elettorali che, invece, dovrebbero rimanere fuori da un tema cosi’ complesso e delicato”. Cosi’ la senatrice di AP Simona Vicari sull’eventuale approvazione in extremis di
una legge sul biotestamento.

Regolamentare il fine vita, anche alla luce del recente  dibattito pubblico inaugurato proprio dal Papa, appare sempre piu’ un appuntamento con la civilta’ e con la dignita’ umana che la politica, per varie motivazioni, sembra sempre voler rinviare. Non so se si riuscira’, prima della scadenza della legislatura  ad affrontare seriamente questo tema senza cadere in posizioni strumentali dettate da logiche elettorali – continua la Vicari – E’ certamente stupefacente che, nel terzo millennio, un Paese civile e moderno come l’Italia ancora non sia in grado di predisporre una legislazione adeguata ed organica per cio’ che riguarda il trattamento sanitario obbligatorio, il consenso informato del paziente o altri aspetti decisivi per il diritto ad una morte  dignitosa”

Conclude poi la senatrice: “Mi auguro che la politica, di fronte a queste esigenze, si ponga seriamente l’obiettivo di risolvere un vuoto normativo che di fatto esiste, rinunciando ad ogni colpo di coda di natura elettorale che potrebbe sminuire solo l’effettiva portata di un  passo cosi’ importante per l’ordinamento del nostro Paese”.

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