Pollina paese dei presepi delle Madonie

L’atmosfera natalizia riveste le Comunità di Pollina e Finale che hanno dato vita a una vera e propria rassegna presepistica a cura delle Parrocchie dei due Borghi guidate dal Parroco don Giuseppe Amato. In questi giorni a Pollina è possibile passeggiare per le viuzze e ammirare i presepi di quartiere, veri e propri capolavori che trasmettono la passione di coloro che li hanno realizzati.

Aperti al pubblico sono collocati nei luoghi più suggestivi della cittadina Madonita: Via Brodolini, via Caduti in guerra, Chiesa S.Pietro, Via Minneci, Chiesa S. Gaetano e presso il circolo cacciatori. Inoltre sempre a Pollina nella Chiesa Madre è possibile ammirare la monumentale natività marmorea di Antonello Gagini presso la Chiesa Madre. A Finale invece presso la Chiesa parrocchiale i visitatori potranno ammirare dei significativi presepi tematici a partire da quello grande dal titolo: “Cristo è lo stesso, ieri, oggi è sempre! …. E l’uomo?” e quelli in miniatura.

presepi delle madonieBen trenta presepi hanno visto impegnati grandi e piccoli nella realizzazione di veri e propri capolavori, dal presepe del lavoratore nel suo elmetto da cantiere, segno di speranza in un tempo difficile e di disoccupazione, a quello di artigianato dolciario dell’Eden bar di Finale.

Il culmine del Natale sarà il 5 gennaio a Pollina, quando le strade del centro storico si trasformeranno per dare vita all’ambientazione tradizionale per il presepe vivente a partire dalle 15:00. Durante il percorso sarà possibile degustare piatti e prodotti tipici per concludere intorno alle 20:00 con la rappresentazione della nascita di Gesù a Piazza San Giuliano. Il 6 gennaio i bambini a Finale, durante la Celebrazione della Messa, alle 18:00, daranno vita alla rievocazione dell’arrivo dei Magi.

Un periodo intenso – ci racconta don Giuseppe – che vede impegnate diverse realtà della nostra Comunità di Pollina e Finale dai bambini, ai giovani, agli adulti e che ci permetterà di vivere più intensamente il tempo natalizio oltre che di offrire ospitalità a quanti verranno a visitare i nostri centri”.

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