Cinque rinvii a giudizio per il crollo del viadotto Himera

Omissione di atti d’ufficio e attentato alla sicurezza dei trasporti per non essere intervenuti sulla frana di Caltavuturo, attiva già da nove anni quando causò il cedimento del viadotto Himera lungo la autostrada A 19 Palermo – Catania: queste le ipotesi di reato a carico di Calogero Foti, dirigente generale della protezione civile regionale, Calogero Lanza, ex sindaco di Caltavuturo, Mariano Sireci, responsabile della protezione civile di Caltavuturo, Salvatore Muscarella e Giuseppe Siragusa, dipendenti Anas. Il gip di Termini Imerese Stefania Gallì ha disposto per tutti e cinque il rinvio a giudizio, e il processo a loro carico inizierà il prossimo 21 marzo.

Ammessa anche la costituzione di parte civile dell’Anas per le posizioni di Lanza, Sireci e Foti mentre respinta quella dell’azienda Sais autostrasporti che si diceva danneggiata dall’uso dei percorsi alternativi. La Procura si è avvalsa della consulenza tecnica di due esperti in materia di ingegneria geotecnica e geologia per la ricostruzione della dinamica del fenomeno franoso, che sarebbe partito almeno dal marzo 2006, che hanno stabilito che il cedimento si sarebbe potuto evitare.

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