Diverticolosi, Diverticolite e ruolo preventivo della Nutrizione

I diverticoli sono estroflessioni della parete intestinale, soprattutto la parte inferiore del colon. Sono formazioni benigne e nella maggior parte della popolazione non creano alcun tipo di disturbo o patologia specifica. Infatti, i sintomi spesso sono asintomatici o identici a quelli della sindrome da colon irritabile con la quale spesso la diverticolosi viene confusa ( presenza di eccessiva aria intestinale o meteorismo, crampi, periodi di stitichezza e/o diarrea).

Il disturbo, viste le cause ancora non ben definite ovvero genetiche, ambientali, alimentari, poca attività fisica, può colpire qualunque fase di età anche se la maggiore incidenza si ha negli individui sopra i 60 anni dove circa la metà presentano diverticoli. Uno studio scientifico autorevole recentemente ha mappato la diverticolisi nel mondo evidenziando una maggiore incidenza nei paesi occidentali mentre l’incidenza scende nei paesi Orientali e stranamente in Africa. La spiegazione a tutto questo risiederebbe nel consumo di fibra alimentare che si trova maggiormente nei cereali, nella frutta e nella verdura. Le sue funzioni sono diverse ma la più importante riguarda la sua struttura chimica che richiamando acqua nell’intestino genera feci voluminose e morbide le quali faciliteranno il transito intestinale.

Nei paesi Occidentali come America, Inghilterra e anche la stessa Italia si consumano poche fibre. Questo porta ad alternati periodi di stipsi e continui sforzi all’atto di defecazione. Col tempo, e soprattutto nella terza fase di età dove la struttura anatomica dell’intestino si
indebolisce, questo sforzo continuo porta a tensione intestinale, aumento della pressione sviluppata sulle pareti del colon e infine alla formazione di diverticoli.

Il ruolo della Nutrizione diventa cosi fondamentale e soprattutto preventivo. Basterebbe consumare fibra dai 30 ai 40 grammi al giorno (contro invece gli appena 10-12 grammi consumati) per prevenire diverticolosi e diversi altri problemi. Tra l’altro la scelta corretta degli alimenti a tavola in questo caso, non solo è importante per prevenire la diverticolosi ma anche per bloccare l’insorgenza e le conseguenze molto più critiche della diverticolite che è invece una vera e propria patologia. Infatti, se i diverticoli nel tempo si infiammano possono portare a segni distintivi della diverticolite quali febbre, sanguinamento, vomito, inappetenza, infezioni e, nei casi più gravi, perforazioni intestinali. In questi casi, per fortuna solo l’1 % di tutti i pazienti che presentano diverticolosi deve immediatamente ricorrere alla terapia alimentare liquida, alla terapia antibiotica che spesso hanno esito positivo o ancora , alla rimozione chirurgica.

Questo breve articolo vuole soltanto sottolineare l’importanza della Nutrizione che sta assumendo un ruolo sempre più protettivo e preventivo per le principali patologie o disturbi che colpiscono la maggior parte della popolazione. Ad oggi, esistono protocolli personalizzati che permettono di seguire uno stile alimentare sano, soddisfacente e salutare. Gli accorgimenti sono spesso pochi ma mirati ed efficienti.

Impara a mangiare
#amatestesso
Sebastiano Cefalù, PhD

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