Operazione “Ghostbuster”, sgominate due bande a Termini Imerese

Si chiama “Ghostbuster” l’operazione condotta, alle prime luci dell’alba, dai carabinieri della compagnia di Termini Imerese. I militari  hanno eseguito 13 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti termitani responsabili a vario titolo dei reati di tentata estorsione, furto aggravato, rapina, ricettazione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini condotte dai Carabinieri, riferite al periodo che va dal Gennaio al Marzo 2017, hanno consentito di individuare due distinti “gruppi criminali” operanti nel territorio di Termini Imerese, entrambi dediti alla commissione di numerosi reati contro la persona e il patrimonio.

Le indagini, condotte nel periodo tra gennaio e marzo dello scorso anno, sviluppate con attività d’intercettazione telefoniche ed ambientali e supportate da servizi di osservazione, pedinamenti e riscontri operativi, hanno permesso di riscostruire le attività delittuose di due diversi gruppi criminali.

Nel corso dell’attività d’indagine è emerso che alcuni indagati si vantavano di aver agito talmente bene che le forze dell’ordine avrebbero dovuto ricercare i fantasmi, per questo il nome dell’operazione “Ghostbuster”.

L’ufficio del Gip del Tribunale ha emesso il provvedimento odierno, in carcere sono finiti: Calogero Costanza 39 anni, Marco Landriscina, 43 anni, Dario Costanza, 23 anni, Salvatore Cassar, 33 anni e Jonathan Cassar, 24 anni.

 Ai domiciliari: Eugenio Billeci, 31 anni, Giuseppe Chiara, 42 anni, Salvatore Bellaville e Nicasio Concialdi. Sono tutti i di Termini Imerese.

Per un giovane di 20 anni di Trabia; V.B di 20 anni di Termini Imerese e G.N. 38 anni di Trabia è scattato l’obbligo idi dimora e la presentazione alla pg.

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