Aggressione sindaco Termini Imerese, il movente? L’esclusione da un cantiere di lavoro

Sull’aggressione di ieri sera ai danni del primo cittadino di Termini imerese – Francesco Giunta – pare si stia cominciando a fare un po’ di chiarezza e, soprattutto, cominciano ad emergere le dinamiche che avrebbero spinto il giovane a compiere questo gesto.

Parrebbe che, all’origine dei rancori nutriti dal presunto aggressore (L.V. ) ci sia una mancata ammissione a un cantiere di lavoro a causa della mancanza di requisiti di quest’ultimo.

L’operaio, secondo le ricostruzioni e la cronaca delle ultime settimane, non sarebbe nuovo a questo tipo di gesti, di fatti, nello stesso pomeriggio, stando al racconto di diversi testimoni, avrebbe danneggiato due auto in sosta nella via Marco Tullio Cicerone.

Successivamente, all’angolo tra la via La Barbera e largo Ruzzolone avrebbe incontrato il sindaco di Termini Imerese e li lo avrebbe aggredito.

Qualche settimana fa, lo stesso soggetto (L.V. di 33 anni) , avrebbe fatto irruzione nella casa comunale animato dalle stesse intenzioni, solo l’aiuto dei presenti e l’intervento delle forze dell’ordine ha evitato il peggio.

In quei giorni, prima di passare dalle parole ai fatti, il giovane per il tramite del  profilo Facebook della moglie, aveva pubblicato diverse minacce rivolte al sindaco Giunta.

Anche in questo caso i coniugi non si sono smentiti: quando i giornali – soprattutto dell’area imerese – hanno dato notizia dell’accaduto, sono stati subito oggetto dell’invettiva della moglie di L.V. la quale, da par suo, ha concluso con un non di certo conciliante invito a incontrarsi al bar per chiarire le idee a chi le avesse ancora confuse sul buon nome del marito.

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *