Pronto soccorso Termini: muro contro muro tra Pd e Asp

“L’ospedale “Cimino” di Termini Imerese registra sempre meno personale in servizio e quei pochi ancora occupati, tra cui medici, sono costretti ad affrontare turni di lavoro massacranti, senza neppure riuscire a godere del giorno di riposo settimanale e delle ferie estive, causando anche notevoli disagi ai pazienti, costretti ad attendere ore in barella o in sedia a rotelle per una visita al pronto soccorso o che in medicina si liberi un posto per il loro ricovero oppure a rivolgersi ad altri nosocomi anche per una operazione chirurgica semplice”.  Questo quanto afferma con un comunicato il circolo del Partito democratico di Termini Imerese, raccogliendo un disagio avvertito da tempo sia dal personale che dagli utenti, denuncia una situazione che tende a diventare più seria ogni giorno di più, acuita dall’arrivo della stagione estiva, quando si verifica un aumento esponenziale nella richiesta di prestazioni sanitarie al “Cimino”: “Al pronto soccorso, dei 13 medici in pianta organica ne sono presenti solo 6, tra precari e di ruolo, e finora si è ovviato con incarichi temporanei che sono però scaduti e non più rinnovati, mentre si attende ancora la stabilizzazione dei precari, con una procedura che inspiegabilmente si è fermata dopo le prime battute – continua la nota del Pd -. La direzione sanitaria ha così disposto che i medici dell’Unità operativa di medicina interna – già anche loro da tempo sotto organico per la mancanza di tre unità andate in pensione o trasferite ad altro incarico e mai rimpiazzate – vadano ad “aiutare” i colleghi del PS, svolgendo servizio contemporaneamente sia al PS che in reparto dove, per ovviare alla carenza di organico, sono stati pure sospesi gli ambulatori specialistici, creando disagio ai pazienti, che devono rivolgersi ad altri ospedali, allungando così la già pletorica lista d’attesa per una visita ambulatoriale, oppure ai privati, con notevole danno economico per le famiglie.
Anche all’Unità operativa di chirurgia si lamenta una grave carenza di medici. Qui durante il turno di notte, dalle 20.00 alle 8.00 del mattino, non è presente alcun chirurgo, ma solo il medico reperibile, mentre i posti letto sono stati ridotti, causando disagio ai cittadini, che devono “emigrare” in altri nosocomi anche per un intervento chirurgico di routine.
Pure in altre unità operative si registrano gravi problematiche. All’ospedale di Termini Imerese, per fare un esempio, al momento non si possono effettuare gastroscopie (esame così frequente e che si può considerare ormai “normale”), con il conseguente trasferimento dei pazienti a Palermo, con incremento dei disagi e dei costi.
Il Pd di Termini Imerese sollecita allora la direzione generale dell’Asp di Palermo ad intervenire immediatamente per potere offrire alle migliaia di utenti e a tutta la comunità quei servizi sanitari efficienti a cui hanno diritto”.

La replica e le rassicurazioni dell’Asp di Palermo

Il direttore sanitario dell’Asp, Salvatore Russo, ha rassicurato: “Dai prossimi giorni il Pronto Soccorso potrà contare su 4 medici assunti a tempo indeterminato, di cui tre quale stabilizzazione di lavoro precario (due sono attualmente in servizio presso la stessa struttura, ndr), mentre il quarto arriverà per scorrimento di una graduatoria di concorso. L’organico verrà ulteriormente implementato da altri medici di emergenza sanitaria territoriale convenzionati che si aggiungeranno ai tre che, già, lavorano a supporto dei colleghi del Pronto Soccorso. I nostri uffici competenti stanno, inoltre, avviando le procedure di mobilità (regionale ed interregionale, ndr) in maniera tale da completare l’organico con medici tutti legati all’Azienda da contratti a tempo indeterminato. Sempre per l’Area di Emergenza è prevista a breve la stabilizzazione di 3 infermieri. Si farà, invece, ricorso a incarichi temporanei sia per un posto di Dirigente Medico di Chirurgia che per altri infermieri. E’ doveroso ringraziare, comunque, il personale tutto per la dedizione al lavoro dimostrata in questo momento di particolare criticità.

L’Ospedale “Cimino” ha una straordinaria importanza strategica nella politica sanitaria aziendale e rappresenta un concreto e reale punto di riferimento per i bisogni di salute di un vasto comprensorio – continua Russo -. In quest’ottica la direzione strategia, di concerto con la Direzione Medica di Presidio, è impegnata a potenziare l’organico di tutte le strutture ed a rimodulare l’offerta sanitaria sinergicamente con quella territoriale. D’accordo con il Direttore del Distretto, nel Poliambulatorio territoriale, sono state, infatti, implementate le attività specialistiche di cardiologia, pneumologia e medicina interna a servizio anche degli utenti del Presidio Ospedaliero”.

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