Gangi: torna la sagra della spiga (FOTO)

Torna a Gangi la festa della spiga, edizione 2018. Il paese delle Madonie, annoverato fra i Borghi più belli d’Italia, apre la settimana agli eventi che caratterizzano la festa della spiga, la più attesa dell’anno, cui convergono turisti provenienti da tutto il mondo. Sono gli stessi abitanti del luogo che con incessante entusiasmo attendono questo particolare momento dell’anno per rivivere i vari momenti della tradizione più antica caratterizzata da più momenti , sia di carattere agreste che mitologico.

Il primo momento a cui si assiste è “A vanniata da festa”: u vanniaturi, a cavallo, e minuto di tamburo, annuncia l’inizio della festa;

U corteo di zitu: come d’antica tradizione,i parenti dello sposo si recano dalla sposa,presso la sua abitazione per chiederne la mano; c è poi “La serenata da zita (a zuccatina)”: lo sposo assieme a dei suonatori si reca sotto l’abitazione della sua amata e le dedica una canzone ed in pegno del suo d’amore le offre un ceppo di legno segno del focolare domestico, metafora della nuova famiglia che si formerà. Infine, “I novi cosi”: degustazione di legumi misti che evocano la cucina povera contadina

Il corteo di Demetra

Vuole simboleggiare il collegamento mitologico che si interseca con la storia di Gangi e il ciclo agricolo. La sfilata si apre con gli sposi a cavallo e le rispettive famiglie, a seguire l’esibizione itinerante del gruppo folk Engio di Gangi, varie fi gure del mondo contadino come ” u seminaturi” seguito da coppie di muli, braccianti, contadini etc. che la seminatura,il raccolto e tutte le varie fasi della crescita e produzione del grano, oro prezioso madonita che in una società chiusa prevalentemente agricola fin dalle origini che nei tempi odierni ha costituito l’economia del paese;

Il corteo du Baruni

La classe nobile ai quali i loro subalterni, i contadini contadini sottostavano lavorando presso i loro feudi la sezione mitologica: costituita dalla dea Artemide, tre ninfe dei fiumi, ovvero le Neiadi, tre sacerdoti che precedono il dio Apollo che ne consacravano il culto molto diffuso nel paganesimo ,e tre Muse a lui devote: Calliope, Tersicore, Euterpe che rispettivamente caratterizzano l’arte della musica,danza e della musica ( flauto), seguono poi gli dei Pan, Dionisio, Siringa, Sileno, Persefone e fra essi le Matres ,dee della fecondità e le ladi, ninfe della montagna. Chiude il corteo Demetra, dea del grano, della fertilità, della terra.

VEDI SOPRA LE FOTO DELL’EDIZIONE 2017 A CURA DI  Fabio Macaluso

TESTO di Matilde La Placa

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